Le Dimore del Quartetto

TENUTA LA MARCHESA, NOVI LIGURE (AL)

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È molto raro trovare in Piemonte, nell’antico Monferrato, una villa dimora storica del XVIII secolo che conservi, come La Marchesa, un paesaggio intatto di 76 ettari fra i quali i 58 ettari di vigneti di Gavi, il grande bianco Piemontese, Monferrato Rosso e Albarossa, il giardino di frutta, il giardino all’italiana, il giardino d’acqua con i fiori di loto al lago.
La Marchesa, il nome con cui dal 1700 la tenuta è citata nelle visite pastorali e nei testamenti, ricorda le grandi proprietà dell’aristocrazia genovese, che non a caso erano situate nell’antica via che collegava Genova a Novi Ligure, il ramo della via Francigena che portava i pellegrini ad imbarcarsi a Genova per il viaggio a Roma o addirittura a Gerusalemme.
A Novi Ligure i grandi banchieri genovesi, come i Marchesi Sauli, antichi proprietari della Tenuta, possedevano un palazzo nel quale si trasferivano 4 volte all’anno per le Fiere del Cambio, vere e proprie fiere destinate al baratto, nell’ambito delle quali i saldi venivano regolati in contanti dai banchieri.
Ma Novi Ligure era stata anche parte del Monferrato, il piccolo stato incuneato fra Piemonte, Liguria e Lombardia. Uno stato “supersnob” tanto da essere stato definito “lo stato dei due imperatori”, poichè la prima dinastia, gli Alerami, era nata nel 900 dc da un matrimonio con la figlia dell’imperatore Ottone e la seguente, i Paleologhi, discendeva in linea diretta dagli imperatori di Costantinopoli.
La sala concerti della Marchesa, di 200 metri quadri può ospitare fino a 130 persone e garantisce un’acustica perfetta.