Le Dimore del Quartetto

PALAZZO WILSON GATTAI, FIRENZE

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L’artista inglese Frederick Wilson, nato a Hull in Inghilterra nel 1828, venne a Firenze per studiare l’arte del rinascimento e innamoratosi della città e del verde delle sue colline vi si stabilì.
Nel 1870, quando Firenze divenne capitale d’Italia, progettò la sua dimora nella nuova piazza d’Azeglio e chiamò a costruirla e decorarla le migliori maestranze dell’epoca, tra questi il pittore preraffaellita Annibale Gatti, presente anche a Palazzo Pitti.
La sua visione romantica di un rinascimento austero e goticheggiante è evidente nell’architettura della facciata e negli ambienti interni del piano nobile.
Nel 1890 acquistò il palazzo Gaetano Gattai per abitarvi con la sua famiglia, e il figlio Eugenio, giovane architetto, disegnò e costruì l’altana e trasformò la grande scala monumentale, arricchì gli interni di decori ed arredi.
Il piccolo giardino all’italiana su cui si affaccia la casa ha al suo centro un monumentale cedro del libano e agli angoli delle aiuole azalee e limoni.
Fa da sfondo al giardino una bella vasca con la statua di Cerere; in alto un cane fra due aquile è a guardia della casa.
Nel piano alto della casa, ristrutturato dagli attuali proprietari discendenti di Eugenio Gattai e a loro volta architetti, gli ospiti potranno usufruire della ricca biblioteca d’arte e, nei periodi primaverile e autunnale, di un grande spazio luminoso: la loggia.