Le Dimore del Quartetto

PALAZZO DEL CARRETTO, TORINO

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Il Palazzo Del Carretto di Gorzegno fu edificato nel 1685 per incarico di G. Gallinati. A metà del Settecento fu sopraelevato e acquistato dal marchese Del Carretto di Gorzegno nel 1796. Alla famiglia Del Carretto si deve il nome del palazzo proprio per il prestigio del marchesato stesso. La famiglia era stata per secoli sovrana di un territorio che si estendeva dalla coste liguri di Noli fino a quasi ad Alba. Proprio al marchese Del Carretto si deve un primo restauro e ampliamento della struttura che rese il palazzo ancora più maestoso di quanto già non lo fosse in precedenza.
Della prima costruzione tardo secentesca sono testimoni importanti fregi e dipinti presenti nell’ex Salone delle Feste e nella suite Romantic, i quali raffigurano emblemi, imprese e paesaggi, il tutto sotto i tipici soffitti con travi decorate a rosoni. Nella Royal Suite, invece, si trovano tutti gli ornamenti, gli stucchi e le particolarità che segnano il passaggio e l’ampliamento ad opera del marchese Del Carretto, che, come ogni nobile in linea con la moda dell’epoca, ha deciso di rimodernare in stile barocco parte della dimora. Una ulteriore restaurazione fu fatta ad opera della provincia di Torino al momento dell’acquisizione del sito. Il palazzo, infine,  venne restaurato nuovamente a cura dell’azienda edile SECAP con la collaborazione del consorzio San Luca.
Nel 2017 al piano nobile del palazzo prende vita Palazzo Del Carretto – Art Apartments: una micro struttura ricettiva extra-alberghiera composta di 6 suite.
La scelta di dedicare all’Arte gli appartamenti di Palazzo Del Carretto nasce dall’intrinseco e alto valore artistico e architettonico della dimora stessa e dalla volontà di arricchirla con l’esposizione di opere d’arte contemporanea.
L’aprire le porte del residence all’Arte scaturisce da una profonda passione dei proprietari per l’Arte stessa e dal desiderio di divulgare e promuovere, come un moderno Mecenate, la cultura artistica contemporanea nella forma pittorica e scultorea.
L’antico Salone delle Feste seicentesco si è quindi trasformato in una moderna galleria d’arte che raccoglie tutti gli Artisti della collezione.