Le Dimore del Quartetto

LA VILLA DI GIANDETO, CASINA (RE)

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Giandeto è, ai giorni nostri, una frazione divisa in piccoli centri, tutti facenti parte del comune di Casina, cittadina di media montagna con poco meno di 4500 abitanti, posta sulla SS63 detta del Valico del Cerreto. Giandeto ha una storia molto antica, che risale all’Alto Medioevo.
Spigolando tra i documenti ufficiali, il nome Giandeto – derivante dal latino glans, glandis, ovvero ghianda, probabilmente dovuto al fatto che questi luoghi erano ricchi di querce querce e i cui frutti sono le ghiande – compare già nell’anno 898 e poi ancora nel 1158, in un documento della Pieve di Campiglia. A quel tempo Giandeto faceva parte dei feudi della potente famiglia dei Canossa, proprietari del celebre castello omonimo poco distante.
I piccoli nuclei che compongono Giandeto sono, oggi, le contrade che vanno sotto il nome di Casa Bonini, La Villa, Ca’ Mattioli, Casa Scolari, tra gli altri.

Il centro più antico è senza dubbio La Villa che vede nella Torre-casa l’origine del nome del luogo.
La Torre-casa – detta anche Casa-torre – è un esempio di costruzione di origine medievale, tipico dell’Appennino Reggiano. Sede della pubblica amministrazione e allo stesso tempo di civile abitazione, la Torre-casa de La Villa presenta nei suoi aspetti architettonici le caratteristiche medievali del genere, nonostante i rimaneggiamenti occorsi nel tempo.
Un grande torrione quadrangolare a muri di larga base di almeno un metro – come quelli dei castelli coevi – supera i 12 metri d’altezza ed è ripartito in due piani. Il piano terra, molto alto, soffittato a volterrana solida, e il piano superiore a cui – un tempo – si accedeva da un piccolo passaggio; attraverso l’uso di una scala mobile (ritraibile dall’interno) si permetteva ai funzionari ed ai notabili del luogo di mettersi al sicuro dai malintenzionati in caso di attacco improvviso. Questo perché il castello difensivo di Giandeto (le cui prime notizie risalgono all’anno 950) era posto sui monti delle Ripe e per raggiungerlo da La Villa ci voleva una buona mezz’ora a piedi. Un tempo troppo lungo in caso di immediata necessità.
La Torre-casa de La Villa, e così pure quella di un altro edificio facente parte del borghetto, era, rispetto a ciò che si vede oggi, più alta di almeno dieci metri ma fu fatta abbassare nella seconda metà del XIX secolo, forse per motivi stabilità.