Hilton Park è abitata dall’inizio del XVII secolo. Quando Samuel Madden comprò la dimora per il suo terzo figlio nel 1734, edificò una casa attorno alla costruzione originale. Nel 1803, un servitore, rispondendo ad un richiamo fisiologico o ad un campanello – la storia non ha trasmesso quale delle due versioni sia quella veritiera – che annunciava il pranzo, abbandonò per terra un secchio di carboni ardenti davanti ad una grata, appiccando un terribile incendio. La storia racconta che la casa bruciò per due lunghi giorni e i bagliori del fuoco erano visibili a distanza, fino a Clones. Il piano nobile e i piani superiori furono completamente distrutti, molte opere d’arte andarono distrutte insieme ai mobili e a gran parte dell’archivio di Samuel Madden, poi spostato a Hilton.
La dimora venne ricostruita in 15 anni, si crede su disegno di James Jones. Il successivo John Madden, sostenitore dello stile vittoriano, negli anni ’70 dell’Ottocento decise di trasformare la casa in un palazzo Italiano, con l’assistenza del giovane architetto locale William Hague, che divenne poi famoso per le raffinate chiese cattoliche, inclusa la cattedrale di Monaghan. L’Hilton che John Madden ha trasformato è sostanzialmente così come la vediamo oggi. La nona generazione gestisce ora l’intera dimora.