Le Dimore del Quartetto

CASTELLO MACKENZIE, GENOVA

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Il Castello Mackenzie venne costruito tra il 1893 ed il 1905 dal giovane architetto fiorentino Gino Coppedè su commissione dell’assicuratore di origine scozzese, ma fiorentino di adozione,  Evan Mackenzie. Il castello venne abitato dalla famiglia Mackenzie per ventisette anni: dopo la morte di Evan avvenuta nel 1935, la figlia Isa lo vendette quattro anni dopo ad una immobiliare. Durante la seconda guerra mondiale fu occupato dapprima dall’esercito tedesco ed a seguire dalle truppe alleate mentre negli anni cinquanta divenne sede del comando dei Carabinieri. Nel 1956 viene dichiarato monumento nazionale, un riconoscimento a quello che oggi è universalmente riconosciuto come stile Coppedè.

Lasciato dalle forze dell’ordine, negli anni sessanta e settanta fu sede di varie attività e di una società di ginnastica, periodo durante il quale aumentò lo stato di degrado con manomissione delle strutture originarie e furto degli arredi. Nel 1986 il castello viene acquistato dal mecenate americano Mitchell Wolfson Jr. allo scopo di ospitarne la sua raccolta di oggetti e opere d’arte del primo novecento ed aprire la struttura alla città come museo. Nel Giugno 2002 la struttura viene acquistata dalla Cambi Casa d’Aste. Nei lavori di costruzione grande importanza ebbero le opere della bottega di famiglia dei Coppedè che si occuparono delle boiseries e dei numerosi soffitti a cassettoni in stile cinquecentesco, presenti in molti ambienti del Castello.

I vani più interessanti sono da considerarsi l’atrio d’onore, dal quale si accede a via Cabella, la biblioteca  e la Cappella. L’atrio è senza dubbio l’ambiente più articolato del Castello dove vengono riuniti in un unica soluzione l’atrio vero e proprio e lo scalone che conduce al primo piano dell’edificio. La biblioteca, suddivisa su due piani, ospitava la vasta collezione del Mackenzie. La cappella in stile gotico, nell’angusto spazio a disposizione, ospita alcune delle opere più belle del Castello quali l’organo a canne, due copie dal Beato Angelico (Annunciazione e Resurrezione), stalli lignei di fabbricazione de “La Casa Artistica” dei Coppedè e vetrate robbiane. Diviso su quattro piani più i fondi e le grotte, il castello dispone di ottantacinque stanze, un area di mq 4000 ed un volume di mc 16000.