Le Dimore del Quartetto

CASALE DI CENTRONE, ROMA

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Il Casale di Centrone sorge sull’altura più alta che domina la incontaminata vallata di S.Maria di Galeria, posizionato a metà tra la via Aurelia e la via Braccianese.
Appartenuto nel Settecento ad un ordine religioso, viene acquistato nell’Ottocento, insieme all’intera tenuta circostante, dalla famiglia Piscini, che ne fa anche il centro  direzionale delle altre tenute dislocate in provincia di Roma (Cerveteri, Veio) e di quelle armentizie attive nell’Alta Valnerina (Ussita – Macerata). Pochi decenni dopo viene aggiunta una terza ala alla già importante costruzione, conferendo all’ex convento l’odierno  disegno a ferro di cavallo.

Le spesse mura dell’antico edificio ricordano come un tempo la campagna romana fosse un luogo non facile, dove, non di rado, ci si imbatteva in soldati allo sbaraglio, con briganti e con la presenza della malaria, che già da sola era sufficiente per rendere questi territori maestosi poco ospitali al viaggiatore. Le vicine rovine della città morta di Galeria Antica, abbandonata nell’Ottocento per la malaria, rimangono a  testimonianza di quei tempi difficili. Poco più tardi, in seguito ad attenti lavori di bonifica, la  Tenuta del Casale di Centrone incominciò, man mano, a  popolarsi di nuovi casali, fabbricati rurali, fontanili,  distinguendosi nel miglioramento genetico della razza ovina Sopravvisana e di quella bovina Maremmana.

Per l’importanza di archeologia industriale che riveste, merita sicuramente una menzione la Pompa ad Acqua a moto perpetuo, inventata dai fratelli Montgolfier alla fine del Settecento, probabilmente unico esemplare rimasto in  funzione in Italia. Un’acquedotto Etrusco ancora in uso, piccoli frammenti di  una villa romana che emergono dalle lavorazioni dei terreni,  antichi manufatti risalenti al Paleolitico, custoditi nelle parti  più interne della tenuta, raccontano, infine, un succedersi di  epoche antichissime, forse, presenti come in nessun’altro luogo.
Tra gli ospiti illustri che hanno soggiornato al Casale di  Centrone, si ricorda il cardinale Pietro Gasparri, parente  diretto della famiglia Piscini, che sembra abbia impostato qui le basi degli Accordi Lateranensi, Stato – Chiesa, con Benito Mussolini.

Oggi l’azienda, oltre all’allevamento brado in purezza di bovini da carne di razza Charolaise ed alla semina di colture  estensive (Grano Duro, Girasole, Erbai, etc.) è impegnata anche nella coltivazione di vitigni a bacca bianca (Viognier, Vermentino, Trebbiano, Malvasia). Al suo interno, da olivi secolari, viene anche prodotto dell’olio Evo di cultivar Leccino. Miele di Millefiori, Acacia e Castagno completano l’indirizzo produttivo della tenuta.