ALUMNI
Judith Van Driel, violino
Marleen Wester, violino
Marie-Louise De Jong, viola
David Faber, violoncello
Il Dudok Quartet Amsterdam si è formato nel 2009, dopo che i membri si sono incontrati suonando nel Ricciotti Ensemble, un’orchestra sinfonica olandese di strada. Per i due anni consecutivi il quartetto ha studiato con l’Alban Berg Quartett presso la Hochschule für Musik di Colonia ed in seguito con Marc Danel presso la Dutch String Quartet Academy.
Nel giugno 2013, il Dudok Quartet Amsterdam ha terminato gli studi presso la Dutch String Quartet Academy, diplomandosi con il massimo dei voti. A novembre 2014 è stato premiato con il Kersjesprize, un premio riconosciuto ogni anno all’ensemble con più talento nella scena della musica da camera olandese. Il quartetto, inoltre, ha ricevuto numerosi premi presso diversi concorsi di quartetti d’archi internazionali: a Bordeaux (Concours international quatuor à cordes), a Weimar (Internationaler Joseph Joachim Kammermusikwettbewerb), in Olanda (Charles Hennen Competition/Orlando Competition) e in Polonia (Radom first international string quartet competition). Nel 2018, il Dudok Quartet Amsterdam è stato selezionato per partecipare nel progetto de Le Dimore del Quartetto.
Molti compositori contemporanei, come Kaija Saariaho, Mark-Anthony Turnage, Calliope Tsoupaki e Max Knigge, hanno collaborato con il quartetto. Nel 2014, il Dudok Quartet Amsterdam ha registrato per Resonus Classics, la prima etichetta discografica digitale di musica classica al mondo. Entrambi i loro primi due album, che uniscono un repertorio classico di Haydn e Mozart con opere contemporanee di György Ligeti e brani composti dal quartetto stesso, sono stati acclamati dalla critica in riviste internazionali e segnalati come “Editor’s Choice” su Gramophone. Il Dudok Quartet Amsterdam ha inoltre suonato con molti musicisti di fama internazionale, e si è esibito in festival e sale da concerto in tutta Europa e negli Stati Uniti.
Willem Marinus Dudok (1884-1974) fu un famoso architetto olandese, oltre che un appassionato di musica e compositore nel tempo libero. “Devo più ai compositori che a qualsiasi architetto”, scrisse. “Musica ed architettura hanno un’anima comune, dopotutto entrambe traggono il loro valore dal rispetto delle giuste proporzioni.”