Nemanja Stankovic tra i 5 migliori CD del 2020!

di Francesca moncada, fondatrice de le dimore del quartetto

“Sono passati quasi dieci anni da quando ho visto per la prima volta Nemanja Stankovic. In mezzo ad una decina di musicisti che si esibivano al termine di una masterclass di alto perfezionamento della grande Natalia Gutman la sua performance mi aveva folgorato. Sembrava fosse attraversato dalla musica come da un vento che per mezzo suo arrivava direttamente al pubblico. Natalia mi confessò che era il suo migliore allievo degli ultimi dieci anni, un vero fuoriclasse, a 21 già primo violoncello dell’orchestra di Belgrado, ma che aveva uno strumento scadente che non gli permetteva di esprimere tutta la sua musicalità. Così decisi di trovargli uno strumento degno, ma in quegli anni trovare una fondazione che prestasse strumenti di liuteria in un paese non europeo era difficile e malgrado i miei sforzi non trovavo nessuno disposto a farlo.

Determinata a portare a termine la mia missione, decisi di mettere insieme un gruppo di amici disposti a comprare uno strumento di liuteria contemporanea.
Insieme a mia sorella Aloisa, decidiamo di organizzare una serata di raccolta fondi per il violoncello di Nemanja, complici di Stefano Cantino e Fabio Zambernardi che offrono la loro ospitalità generosa e incondizionata.
Quando lo chiamo per invitarlo a Milano, il giovane violoncellista è stranito, non capisce chi sono né cosa voglio, ma decide di affidarsi a questa folle signora che gli offre la possibilità di trovare uno strumento migliore. Chiamo anche il consolato serbo, chiedo il loro aiuto almeno per il viaggio, in fondo si trattava di un musicista di cui potevano andare fieri ed era giusto dedicargli l’attenzione di un ospite importante. Al suo arrivo Nemanja trova la macchina blu del consolato che lo scorta in albergo, Stefano Cantino sceglie per lui abiti di Prada e delle splendide Church con i lacci. Nemanja e’ una persona speciale, parla con tutti, non ha paura di nulla, sicuro delle sue capacità e del suo valore si muove come un cavaliere della musica.

Stefano e Fabio organizzano una serata originale e leggera, con la musica al centro. Gli amici arrivano incuriositi da questo invito con una missione specifica, un violoncello per un musicista che lo merita davvero, la serata ruota intorno a intorno a lui. Nemanja entra nella sala, la gente e seduta dappertutto in ordine sparso, lui si siede su una sedia, si sfila la cintura nuova per fermare il violoncello a terra e comincia a suonare. Bach e poi Piazzolla. Restiamo sospesi nel campo elettrico che emana, nessuno ha più dubbi, se riesce a fare questo con uno strumento scadente cosa potrà fare mai con uno strumento migliore?
 In poche ore abbiamo raggiunto una cifra considerevole, poi di corsa a Cremona per individuare il prescelto fra una ventina di strumenti che ci aspettavano per la prova. Ringrazio ancora Giovanni Scaglione e Simone Gramaglia per averci aiutato in questa ardua scelta.

Qualche anno più tardi veniamo invitati dal ministro della cultura serbo alla Belgrade Philharmonic Orchestra con Nemanja che debuttava da primo violoncello per il concerto di Dvorak. La mia emozione nel vederlo in testa all’orchestra e stata unica, Nemanja Stankovic con la sua totale naturalezza e il suo nuovo violoncello aveva spiccato definitivamente il volo.

Sono passati 8 anni da allora, l’amicizia con questo giovane e straordinario uomo è cresciuta,  è tornato in Italia per i suoi concerti e oggi ho avuto la notizia che il suo nuovo CD è stato votato tra i 5 migliori del 2020 dalla Violoncello Foundation di New York”.