2 SETTEMBRE 2021 | CASTELLO DI MONTECHIARUGOLO, MONTECHIARUGOLO (PR)

Festival di Musica da Camera all’aria aperta nei luoghi più suggestivi d’Italia

CONCERTO

Giovedì, 2 Settembre 2021, 9.15 pm – Castello di Montechiarugolo, Montechiarugolo (PR)

ON THE BRIDGE CELLO ENSEMBLE

Stefano Cerrato | Benedetta Giolo
Sara Merlini | Lucia Molinari
Emanuele Rigamonti | Alessandro Brutti
Matteo Vercelloni | Simone Ceppetelli

PROGRAMMA

Gioacchino Rossini / Stefano Cerrato – Mi par d’essere con la testa dal Barbiere di Siviglia

Wilhelm Fitzenhagen (1848 – 1890) – Ave Maria Op. 41 per 4 violoncelli

Krzysztof Penderecki (1933 – 2020) – Serenata per 3 violoncelli

Luigi Forino (1868 – 1936) – Les prières op. 27 per 4 violoncelli

Richard Strauss (1864 – 1949) / Alberto Miodini – Finale dal Don Quixote per 8 violoncelli

A Capella Boğaziçi / Stefano Cerrato – Kürdilihicazkar Longa per 5 violoncelli, prima esecuzione assoluta

Joaquín Rodrigo (1901 – 1999) – Dos Piezas caballerescas: I. Madrigal, II. Danza de cortesía per 8 violoncelli

George Gershwin (1898 – 1937) / Guido Boselli – “Summertime” on the bridge (as I like it)  per 8 violoncelli, prima esecuzione assoluta

Burt Freeman Bacharach / Valter Dešpalj – South American Getaway per 8 violoncelli

José Elizondo – Otoño en Buenos Aires per 8 violoncelli

Heitor Villa-Lobos (1887 – 1959) – Embolada (primo movimento) dalla Bachianas Brasileiras n.1 per 8 violoncelli

In conformità con il decreto del 22 luglio 2021, l’accesso al concerto è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di green pass.

Al fine di partecipare in sicurezza, l’organizzazione garantirà il distanziamento fisico e il rispetto delle norme in vigore. Sarà inoltre necessario per tutti i partecipanti indossare mascherine.

Concerto organizzato da Società dei Concerti di Parma nell’ambito del festival Musica con Vista del Comitato AMUR.

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CONCERTO

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CASTELLO DI MONTECHIARUGOLO

Indirizzo: Piazza Mazzini 1, Montechiarugolo (PR)
Contatti: +39 3407026144 | +39 3383187911
info@castellodimontechiarugolo.it

Posto in situazione strategica, confinante con la strada che porta al Passo di Lagastrello verso la Toscana e la Liguria, il castello  ha conservato il carattere di luogo ben fortificato con un profondo fossato a renderlo inespugnabile. Si accede al cortile d’onore attraverso due ponti levatoi che lo separano dal curato giardino all’italiana.

Costruito sui resti di un vecchio nucleo duecentesco distrutto nel 1313, il castello mostra l’impronta quattrocentesca conferitagli da Guido Torelli, condottiero dei Visconti e insignito del feudo di Montechiarugolo nel 1406. Successivamente, nel corso del ‘500, quando il castello venne visitato da illustri ospiti come Papa Paolo III e il re di Francia Francesco I, Pomponio Torelli umanista e letterato, gli diede nuovo splendore chiamandovi artisti e pittori dell’epoca.
Con la morte del figlio Pio (coinvolto nella congiura dei feudatari nel 1612 e decapitato) finì l’illuminata signoria dei Torelli su Montechiarugolo e la fortezza fu confiscata dalla Camera Ducale. Un piccolo fatto d’armi, passato alla storia come il primo combattimento dell’indipendenza italiana, fu ricordato da Napoleone in una sua lettera e da Carducci nella sua orazione per il 1° centenario del tricolore. Lo stato Italiano lo vendette nel 1864 ed è tuttora di proprietà privata.

Oggi è visitabile il cammino di ronda ad angoli smussati, coperto da un tetto in legno a capriate, il salone decorato a grottesche, la fila di stanze di abitazione alcune arricchite da notevoli affreschi e la splendida loggia quattrocentesca con sottili colonne in pietra che reggono il soffitto a travi di legno. Elegante il motivo a losanghe verdi e rosse entro cui sono dipinti lo stemma dei Torelli e quello dei Visconti, che decora la parete e il parapetto. La leggenda vuole che nelle stanze aleggi ancora il fantasma della fata Bema, amante del conte Pio Torelli, giustiziato nel 1612 dopo la congiura dei feudatari.
Nel castello sono state girate alcune scene della terza stagione della serie televisiva I Borgia.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.castellodimontechiarugolo.it

MONTECHIARUGOLO

Il borgo medievale di Montechiarugolo sorge verso il  X secolo, in seguito ai disboscamenti eseguiti dai monaci agostiniani dell’abbazia di Santa Felicola.
Nel 1121 viene edificato l’originario castello difensivo per volere dei Sanvitale e nei secoli successivi il castello perviene ai Visconti.
Dopo una serie di vicende nel 1600 ha inizio la lenta decadenza di Montechiarugolo, assorbita dalla Camera Ducale di Parma.

Il 4 ottobre del 1796 il castello fu al centro di uno scontro di modeste dimensioni ma grande risonanza, noto come Battaglia di Montechiarugolo, fra tra un gruppo di austriaci e una rappresentanza della Guardia Civica Reggiana affiancata da soldati francesi. Secondo un’importante ipotesi storica pare che il tricolore italiano, anche se ancora senza nessun significato politico, fosse lo stendardo sotto cui combatterono le milizie della Repubblica Reggiana proprio a Montechiarugolo (Giosuè Carducci nel 1897 menzionò Montechiarugolo in occasione del suo discorso a Reggio Emilia per il primo centenario della nascita del Tricolore.)
L’episodio d’armi fece da preludio al Risorgimento italiano e lo stesso Napoleone Bonaparte volle lodare l’impresa dei primi patrioti, commemorando i volontari periti in battaglia come “ i primi che avevano versato il loro sangue per la libertà”.
Nel 1806, dopo l’annessione del Ducato di Parma e Piacenza all’Impero francese, Montechiarugolo divenne sede del nuovo comune (o mairie), comprendente le frazioni di Monticelli, Basilicanova, Basilicagoiano, Tortiano, Piazza, Sant’Ermanno e Pariano.
Montechiarugolo è a tutt’oggi capoluogo e sede municipale dell’omonimo comune, a cui fanno capo le altre frazioni.

Il borgo storico di Montechiarugolo, del quale è ancora ben visibile la cinta muraria, mantiene pressoché inalterata la struttura medioevale e si organizza intorno al Castello, principale attrazione. Lasciando la strada provinciale si incontr Via Margherita che con i suoi palazzotti colorati, addossati gli uni agli altri, che recano ancora ben visibili le tracce delle antiche arcate in mattoni, conduce rapidamente all’ingresso del maniero medievale, magnificamente conservato.
Il castello è legato al nome di Pomponio Torelli, nipote di Pico della Mirandola, mecenate e umanista coltissimo, diplomatico e ambasciatore dei Farnese presso le corti italiane ed europee che trasformò il castello in una vera e propria corte.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: borghipiubelliditalia.it/borgo/montechiarugolo


BUSSETO 

Busseto è un borgo certificato dal Touring Club Italiano con la Bandiera arancione. Nel centro storico si coglie il tipico assetto delle cittadine padane con le lunghe vie fiancheg giate dai portici e da bassi palazzetti bene ornati. Busseto, centro della Bassa Parmense, è ricco di storia e di tradizioni: fu sede della signoria dei Pallavicino che ne fecero la capi tale del loro stato dal X al XVI secolo e nel 1533 venne elevata al rango di città dall’impe ratore Carlo V d’Asburgo. A Giuseppe Verdi, il “cigno di Busseto”, va il nome della piazza  principale, il monumento realizzato da Luigi Secchi nel 1913 e, all’interno della rocca Pal lavicino oggi residenza municipale, il delizioso teatro sede di importanti eventi culturali. Da non perdere a Roncole la casa natale del Maestro. Nel centro storico il teatro G. Verdi e il museo di Casa Barezzi. Appena oltre il limite della città storica si trova la Villa Pallavi cino, sede del museo nazionale G. Verdi e il museo Renata Tebaldi, presso le scuderie della Villa. Da assaggiare i prodotti tipici come il culatello e il Parmigiano Reggiano.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.bandierearancioni.it/borgo/busseto 


FONTANELLATO 

Fontanellato è un borgo certificato dal Touring Club Italiano con la Bandiera arancione. La ricchezza delle acque sorgive in questo territorio è all’origine del nome del borgo medieva le, sovrastato dalla rocca Sanvitale, costruita dall’omonima famiglia nel XV secolo e resi denza della stessa per ben cinque secoli. La rocca è uno degli esempi di fortilizi meglio conservati della regione, in cui l’architettura fortificata si associa alla funzione residenziale; circondata da un fossato, costituisce il baricentro della vita urbana e forma uno scenario di rara unità con la cornice di case porticate intorno. Da non perdere l’interno della rocca Sanvitale, con la visita della celebre saletta di Diana e Atteone, con l’omonimo affresco tratto dalle “Metamorfosi di Ovidio”, uno dei capolavori del Parmigianino, e delle numerose sale arredate con mobili d’epoca e grandi tele di pregio. Sulla piazza antistante affacciano anche due edifici religiosi: l’oratorio dell’Assunta, di aspetto settecentesco, con una splendida sagrestia lignea, capolavoro del barocchetto parmense; e la chiesa tardo-goti ca di S. Croce, restaurata all’inizio del Novecento, ma con parti superstiti del XV secolo. A Fontanellato si trova il labirinto più grande del mondo: il Labirinto della Masone. Da non perdere una degustazione di Parmigiano Reggiano, di culatello o della culaccia, accompagnati da un calice di buon lambrusco. 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.bandierearancioni.it/borgo/fontanellato 


CASTELLO DI TABIANO 

Soggiorni Relais di charme

Indirizzo: Via Tabiano Castello 1, Salsomaggiore Terme
Contatti: +39 3488955378

 In posizione dominante su uno sperone roccioso, il Castello di Tabiano è tra le più imponenti fortezze feudali dell’Alta Emilia, sorto nell’XI secolo su insediamento romano a presidio della via Francigena e dei pozzi di sale di Salsomaggiore Terme. Dalle sue mura si ammira un panorama che spazia sulla pianura Padana fino alle Alpi; spettacolare la cinta esterna con i Bastioni circolari, la Torre di guardia e il ponte; più sotto l’antico Borgo medievale, trasformato in uno stupendo Relais de Charme con suites e wellness. Tutto intorno una tenuta agricola con gli antichi casali restaurati a ville.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.dimorestoricheitaliane.it


CASTELLO DI FELINO

Soggiorni |Visite | Museo

Indirizzo: Str. Al Castello 1, Felino (PR)
Contatti: +39 0521 336020

 Una fortezza immersa nel verde delle colline di Parma, antica dimora di nobili famiglie e rifugio di eroici condottieri. Un luogo capace di raccontare storie e svelare segreti: benvenuti al Castello di Felino. Il Castello di Felino ha 1130 anni di storia tutti da scoprire.
Dall’anno 890 il Castello porta ancora tutto il suo fascino primordiale, in un viaggio nel tempo ricco di avventure. Stagliato a picco da una collina scoscesa appare come all’improvviso, circondato da maestosi bastioni e abbracciato da un profondo fossato. Capita, a volte, di imbattersi in un misterioso fantasma: si dice che appaia allo scoccar della mezzanotte, nelle vesti di Ottobono Terzi che, nel 1400, combatté la sua battaglia per la conquista del maniero contro la famiglia dei Rossi, feudatari regnanti al Castello.

Ospitalità:
Le Suite del Castello hanno l’eleganza rinascimentale, le tonalità calde dell’amore e un’atmosfera intima ed accogliente. Puoi concederti una fuga romantica e soggiornare in una delle nobili Suite, svegliarti la mattina e ammirare un panorama d’eccezione, mentre degusti la tua colazione nella corte d’onore.

Museo del salame felino:
Nel cuore del Castello, all’interno delle storiche cantine, ha sede il Museo del Salame di Felino. Qui puoi scoprire la storia del principe dei salumi e apprezzarne la bontà.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.dimorestoricheitaliane.it


LABIRINTO DELLA MASONE

Indirizzo: Str. Masone 121, 43012, Fontanellato (PR)
Contatti: +39 0521 827081

Affascinato dalle riflessioni di Jorge Luis Borges, nel 2015 l’editore Franco Maria Ricci ha inaugurato nella campagna tra Parma e Fidenza il più grande labirinto esistente al mondo, otto ettari di estensione in cui si snodano tre chilometri di meandri realizzati con siepi di bambù.

“Sognai per la prima volta di costruire un Labirinto circa trent’anni fa, nel periodo in cui, a più riprese, ebbi ospite, nella mia casa di campagna vicino a Parma, un amico, oltreché collaboratore importantissimo della casa editrice che avevo fondato: lo scrittore argentino Jorge Luis Borges”. Così Franco Maria Ricci, proprietario della tenuta della Masone vicino Fontanellato, ricordava la genesi della sua creazione: il grande labirinto dal perimetro stellare, composto da 200.000 piante di bambù appartenenti a specie diverse, alte tra i 30 centimetri e i 15 metri, immerso in un paesaggio a vocazione prettamente agricola. Nel disegno planimetrico, dalla classica forma a quattro campi interconnessi intorno a un quadrato centrale con bivi e biforcazioni, sono evidenti le fonti di ispirazione: la forma stellare a otto punte (ridotte a sette per l’inserimento dell’edificio del Museo sul lato ovest) richiama la città ideale di Sforzinda, descritta dal Filarete nel suo Trattato di Architettura (1464 ca.) e l’impianto a nove punte della città-fortezza di Palmanova, in Friuli, pianificata dai Veneziani nel 1593. Al labirinto si aggiungono architetture espositive e di servizio progettate dal parmense Pier Carlo Bontempi.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.gardenrouteitalia.it

STRADA DEL PROSCIUTTO E DEI VINI DEI COLLI

La Strada del prosciutto incastrata fra l’appennino e la pedemontana, compresa fra i fiumi Taro e Ceno,  racchiude una miriade di paesaggi, prodotti e di arte culinaria da permettergli a pieno titolo di definirsi food valley, e proprio in questo lembo di terra che si possono gustare alcuni prodotti dei più famosi dell’ enogastronomia Parmense: il Prosciutto di Parma, i Vini dei Colli, Il Tartufo Nero di Fragno, il Parmigiano Reggano, il Salame di Felino, ma anche i sapori dimenticati come le conserve, marmellate, miele.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.stradadelprosciutto.it


TRATTORIA TRIPOLI
Indirizzo: Via Morzola 22, 43022 Montechiarugolo (PR)
Contatti: 0521 658236

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.trattoria-tripoli.it

RISTORANTE TROTTER
Indirizzo: SP 28, 43022 Montechiarugolo (PR)
Contatti:  +39 348 225 5955

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: trotterristorante.com

PISTA CICLOPEDONALE MONTECCHIO-SAN POLO D’ENZA

Il percorso collega gli abitati di San Polo d’Enza e Montecchio, piccoli ma interessanti per la presenza di rocche medievali. Il percorso è stato recentemente reso praticabile e attrezzato con piccoli ponti sui canali, è molto vario e piacevole, allietato dal fiume Enza e da numerosi corsi d’acqua e laghetti. La prima parte è in campagna, la seconda in gran parte in ambiente boschivo. Tutto al di fuori della sede stradale e quindi estremamente sicuro. 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:www.comune.sanpolodenza.re.it

TERME DI MONTICELLI

Indirizzo: Via alle Terme, 43022 Monticelli Terme (PR)
Contatti: +39 0521 682711

Alle Terme di Monticelli il relax è di casa. Situato a pochi chilometri da Parma nella cittadina di Monticelli Terme, lo stabilimento accoglie i suoi ospiti tutto l’anno nel verde abbraccio di un parco di 25 ettari, ombreggiato da alberi secolari.
Edificato fra 1926 e 1927, dall’esterno l’edificio si presenta in tutta la sua imponenza addolcita dalle linee gentili dello stile Liberty. Una volta all’interno i visitatori si ritrovano immersi in un centro termale moderno, che mette al centro il potere curativo delle acque salsobromoiodiche e sulfuree. Il complesso però va oltre il centro termale stesso. Nelle immediate vicinanze si possono trovare infatti la Linea Beauty spa, in cui prendersi cura della propria bellezza, e due alberghi termali

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.termedimonticelli.it


SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DELL’OLMO

 

Indirizzo: Str. Bassa 2, 42027 Montecchio Emilia (RE)

Di armonica facciata settecentesca, distinta da fasce di archetti ciechi con campanile in stile barocco, si incontra 1 km a est dal centro del paese. Eretta nel 1484 e più volte ristrutturata (da ultimo, nel 1884, su disegno dell’architetto Pio Casoli), propone nell’interno, affrescato da Anselmo Govi nel 1935, opere di Carmela Adani e Augusto Giuffredi. Di fianco è il convento di clausura (secolo XVII) delle Suore dell’Ordine delle Serve di Maria.

 


FONDAZIONE MAGNANI ROCCA

Indirizzo: via Fondazione Magnani-Rocca 4, 43029 Mamiano di Traversetolo (PR)
Contatti: 0521 848327 / 848148
info@magnanirocca.it

Fondazione nata per diffondere e promuovere le opere antiche e moderne del musicologo, compositore e scrittore Luigi Magnani (1906-1984). All’interno dell’ottocentesca villa Magnani, abitazione della famiglia dell’artista fino al 1984, è conservata, in 8 sale che hanno mantenuto intatto l’arredo originale, la sua collezione privata, con dipinti di Gentile da Fabriano, Filippo Lippi, Lorenzo Costa, Carpaccio, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya, incisioni di Dürer e Rembrandt, un’importante raccolta di opere di Giorgio Morandi e una vasca in malachite, dono dello zar Alessandro I a Napoleone. La fondazione organizza anche mostre temporanee, attività letterarie e musicali. Con un biglietto aggiuntivo è visitabile il “Parco Romantico”, parco secolare che circonda la villa, abitato da animali e ornato da numerose specie arboree e arbustive.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.magnanirocca.it


MUSEO DEL SALAME FELINO

Indirizzo: Strada al Castello 1, Felino (PR)

All’interno del castello di Felino, museo dedicato a uno dei migliori insaccati italiani: il salame di Felino. Il percorso è diviso in cinque sezioni nelle quali, attraverso testimonianze storiche, documenti, curiosità, foto e video, viene descritto il rapporto tra territorio e prodotto gastronomico, la storia del maiale di razza nera parmigiana, l’impiego gastronomico del salame di Parma, la norceria, la produzione casalinga e la produzione tecnologica dal periodo pre-industriale ai giorni nostri. Il museo è inserito nel circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: salamedifelino.museidelcibo.it


CASTELLO DI TORRECHIARA

Indirizzo: Strada Castello, 10 – 43013 – Langhirano (PR)
Contatti: Biglietteria +39 0521.355255

Già menzionato nel XI secolo come Torclara, il Castello di Torrechiara fu ricostruito tra il 1448 e il 1460 da Pier Maria Rossi in onore dell’amata Bianca Pellegrini, divenendo sontuosa dimora.
Il castello conserva perfettamente la sua mole di epoca tardomedievale a forma quadrata, compresa tra quattro torri e imponente cortina muraria merlata. Vi si accede tramite una lunga entrata coperta che conduce al cortile d’onore, dove è collocata la piccola chiesa di San Nicomede il cui portone è borchiato con i monogrammi di Bianca e Pier Maria.

All’interno, l’antica cucina, la stanza di Giove, del Pergolato, dei Paesaggi, della Vittoria, degli Angeli, del Velario e degli Stemmi presentano affreschi realizzati in epoca sforzesca da Cesare Baglione. Al piano superiore spicca la sala Degli Acrobati, decorata da artisti della scuola del Baglione e dal Paganino. Particolare attenzione merita la Camera D’Oro, il cui nome deriva dalle foglie di oro zecchino che un tempo rivestivano le formelle alle pareti. La stanza conserva ancora oggi un raro ciclo di affreschi attribuito a Benedetto Bembo raffigurante scene del rituale dell’amore cavalleresco e la celebrazione del legame tra Bianca e Pier Maria. Vi si riconoscono gli stemmi dei due amati, due cuori con le frasi Digne et in aeternum (degnamente e in eterno) e Nunc et semper (ora e per sempre), a testimonianza dell’eternità del loro amore terreno. La Camera d’Oro si affaccia su un ampio loggiato realizzato a fine Quattrocento, quando il castello perse le originarie funzioni militari e si trasformò in dimora. 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.castellidelducato.it/castellidelducato


ITINERARIO DELLE TERRE DI CANOSSA

Un itinerario di tre giorni alla ricerca delle testimonianze di quello che fu il dominio di Matilde di Canossa, personaggio dalla straordinaria tenacia che arrivò a dominare tutti i territori italici a nord dello Stato Pontificio in un’epoca in cui le donne erano considerate di rango inferiore.
Il dominio di Matilde di Canossa aveva il suo centro, come è facile intuire, a Canossa. Nel maggio 1111, dopo aver resistito con incredibile stoicismo ai tumulti avvenuti nel periodo più acuto della lotta tra Papa e Imperatore, Matilde venne incoronata Vice Regina d’Italia nel Castello di Bianello, a Quattro Castella. Ed è proprio da qui che inizia l’itinerario alla scoperta delle Terre Matildiche. 

L’itinerario si articola in 7 tappe e passa per il Castello di Bianello, il Castello di Canossa, il Castello di Rossena, la Rocca dei Boiardo, il Castello di Arceto e Casalgrande, oltre che per diversi comuni, chiese e monasteri che testimoniano quanto il retaggio di Matilde si percepisca ancora nei luoghi che ha attraversato e abitato.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: emiliaromagnaturismo.it