18 LUGLIO 2021 | PALAZZO DUCALE, URBANIA (PU)

dimore quartetto loghi Musica con Vista

Festival di Musica da Camera all’aria aperta nei luoghi più suggestivi d’Italia

CONCERTO

Domenica 18  luglio, 21.30 – Palazzo Ducale, Urbania (PU)

QUARTETTO WERTHER

Misia Jannoni Sebastianini, violino
Martina Santarone, viola
Simone Chiominto, violoncello
Antonino Fiumara, pianoforte

PROGRAMMA

Gustav Mahler (1860 – 1911) – Quartettsatz in La minore

Ludwig Van Beethoven (1770 – 1827) – Quartetto per archi e pianoforte in mi bemolle maggiore op.16a (Trascrizione originale del Quintetto per fiati e pianoforte op.16)

Robert Schumann (1810 – 1856) – Quartetto per archi e pianoforte in mi bemolle maggiore op.47

Al fine di partecipare in sicurezza, l’organizzazione garantirà il distanziamento fisico e il rispetto delle norme in vigore. Sarà inoltre necessario per tutti i partecipanti indossare mascherine.

Concerto organizzato da Ente Concerti di Pesaro per Marche Concerti nell’ambito del festival Musica con Vista del Comitato AMUR.

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CONCERTO

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LA MAPPA DI MUSICA CON VISTA

La Mappa di Musica con Vista raccoglie tutti i luoghi del festival e tutte le attività e gite suggerite nei dintorni dei concerti e accompagna il pubblico alla scoperta di una parte nascosta del nostro patrimonio culturale. Qui sotto la mappa interattiva dell’edizione 2021.

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Indirizzo: Piazza Martiri della Libertà 1, Urbania (PU)
Contatti: +39 0722 313151

Il Palazzo Ducale di Urbania fu eretto alla fine del ‘400, sopra una preesistente rocca dei Brancaleoni. Un palazzo monumentale, che domina il fiume Metauro e il centro storico della Città, oggi ambita meta turistica e importante sito di riferimento culturale per l’intera vallata. 

Il Palazzo Ducale è un complesso di circa 6.000 mq dovuto alla committenza dei Montefeltro-Della Rovere. Il grande complesso fu progettato dall’architetto Francesco Di Giorgio Martini nel 1470 e, in seguito, fu completato dal geniale architetto Girolamo Genga.  

La visita al palazzo permette di scoprire una delle principali residenze dei duchi di Urbino, dove si è svolto l’ultimo capitolo della storia ducale con Francesco Maria II Della Rovere che abitò il palazzo per circa mezzo secolo. L’ultimo duca morì a Urbania nel 1631 e il ducato passò allo Stato della Chiesa. 

L’architettura esterna conserva la duplice identità di fortificazione e di palazzo-corte rispecchiando sia il carattere guerriero della Signoria ducale, sia la raffinata cultura cortigiana. 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: visiturbania.com

URBINO, sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO

Immersa nelle morbide colline marchigiane, tra la valle del Metauro e la valle del Foglia, sorge Urbino, città d’immensa ricchezza storica e artistica. A Urbino è facile perdersi con il naso all’insù mentre si passeggia nel suo centro storico.
Circondata da una lunga cinta muraria in cotto e adornata da edifici in pietra arenaria, Urbino da semplice borgo divenne “culla del Rinascimento” e, ancora oggi, passeggiando per il suo centro storico se ne respira l’aria quattrocentesca.
Grazie al suo carattere rinascimentale Urbino si è guadagnata l’onore di entrare nella world heritage list nel 1998.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.unesco.it/it/PatrimonioMondiale


CANTIANO

Cantiano è un borgo certificato dal Touring Club Italiano con la Bandiera arancione. Picco lo paese di origine medievale, ricco di storia e di ambienti naturali di notevole bellez za. Da vedere il centro storico e la via Fiorucci, suggestivo frammento dell’antico mondo medievale nel rione detto il “ghetto”. La chiesa di Sant’Agostino di origini antichissime e di struttura romanica, la collegiata di S. Giovanni Battista e la chiesa di San Nicolò. Il Museo archeologico e della Via Flaminia con numerosi reperti legati all’antica via con solare e un’ala dedicata alla realtà geo-territoriale con Ugo, dinosauro preistorico che vi veva sul territorio ricostruito grazie al ritrovamento e allo studio delle sue impronte fossili. Il Museo della Turba che ripercorre la storia di una comunità che, dal secolo di San Fran cesco, tramanda la tradizione del Venerdì santo a Cantiano. Il contesto naturalistico con il Parco naturale Bosco di Tecchie e il massiccio del Monte Catria, che offrono infinite possibilità di svolgere escursioni a piedi, con il “Cavallo del Catria” e in bici. Numerosi i prodotti tipici: il Pane di Chiaserna, di grano tenero a lievitazione acida. La visciola e l’a marena di Cantiano. La trota del Catria che i Duchi di Urbino vollero tutelare sin dal lon tano 1500, la rinomata carne equina di origine locale e il tartufo bianco pregiato della Valle del Balbano. Recente è lo sviluppo della birra artigianale detta “del Catria”. 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.bandierearancioni.it


MERCATELLO SUL METAURO

Mercatello sul Metauro è un borgo certificato dal Touring Club Italiano con la Bandiera arancione. Il borgo ha mantenuto nel nucleo storico parte dell’aspetto medievale, caratte rizzato da una cinta murata protetta dal solco dei due corsi d’acqua, il Metauro e il torren te S. Antonio. Da visitare, nella centrale piazza Garibaldi, la collegiata, che conserva la massa muraria della costruzione romanica, con belle finestrature gotiche e un’antica icona bizantina raffigurante la Madonna delle Grazie in una preziosa teca di legno dorato e dipin to. Il museo della Collegiata raccoglie un’ampia collezione di arredi sacri. La chiesa di San Francesco, autentico gioiello di stile romanico-gotico, custodisce notevoli opere d’ar te. Oltre alla tagliatella, altro prodotto tipico è Il pregiato tartufo nero estivo o scorzone.  

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.bandierearancioni.it/borgo/mercatello-sul-metauro 


FRONTINO

Frontino è un borgo certificato dal Touring Club Italiano con la Bandiera arancione. Fronti no è il più piccolo Comune della Provincia di Pesaro e Urbino, con un centro storico tipi co e raccolto, ed è inserito nel Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, da scoprire attraverso i numerosi sentieri e anche grazie al Parco faunistico in località Pian dei Prati. Da non perdere, il castello di Frontino, caratteristico e suggestivo, con strade e piazze lastricate di ciottoli del Mutino, con la Torre civica e il Torrione, sentinelle a presidio delle mura castellane. Il convento francescano di Montefiorentino, immerso nel verde e tra i più grandi delle Marche, al cui interno spicca la cappella dei Conti Oliva. Il mulino di Ponte Vecchio, che ospita il Museo del pane e un locale dove poter degustare e acqui stare i prodotti tipici del territorio. Il monastero di San Girolamo del 1500 oggi destinato al turismo, è un’oasi di tranquillità, tra querce secolari. Il piatto tipico del luogo è il Bu streng, dolce a base di uova e latte, mentre il tartufo nero viene celebrato ogni anno ad agosto con la sagra dedicata. 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.bandierearancioni.it/borgo/frontino 


PESARO

Pesaro è stata definita “la città delle armonie”, ma si può pensarla luogo di mirabili contrappunti. Adagiata sul litorale adriatico, sulla sponda destra della foce del Foglia, già geograficamente si esprime in un “canto e controcanto” tra Marche e Romagna, terre di cui segna il confine. Anche la sua dimensione urbana è un gioco di equilibri che poggiano sicuri sullo spartito quadrato tessuto dai Romani. La piazza del Popolo rappresenta il centro storico e politico della vita cittadina. Lì si affacciano il Municipio, la chiesa seicentesca di San Ubaldo e l’incompiuto Palazzo della Paggeria. Soprattutto vi si erge l’edificio più importante del capoluogo: il Palazzo Ducale, oggi sede della Prefettura, voluto da Alessandro Sforza nella seconda metà del XV secolo. Non distante l’imponente Rocca Costanza, con il fossato e quattro imponenti torrioni che l’illuminazione notturna riesce a ingentilire. Terra di artigiani e artisti, i luoghi della cultura pesarese ne raccontano il genio. I Musei Civici riuniscono un’importante pinacoteca, in cui spicca l’Incoronazione della Vergine del Bellini, oltre a una collezione di preziose ceramiche marchigiane. A Gioacchino Rossini si devono i templi della musica cittadina: il Conservatorio e il Teatro. Quest’ultimo è sede della rassegna che celebra ogni anno il maestro pesarese: il Rossini Opera Festival. Il dualismo cittadino si misura anche nella cultura gastronomica che ai piatti di mare, come il brodetto, affianca le ricette contadine in una varietà che rende imbarazzante la scelta. 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.turismo.marche.it

RELAIS VILLA GIULIA

Soggiorni | Azienda agricola | Ristorante

Indirizzo: Via di Villa Giulia 40, Fano (PU)
Contatti: info@relaisvillagiulia.com 

Nel cuore delle Marche, Villa Giulia è una dimora napoleonica che offre con naturalezza la riscoperta di vere emozioni. La sensazione unica di vivere come a casa propria in ambienti storici intatti, la pace e la gioia trasmesse dalla vista del mare e delle dolci colline e l’innata cortesia di una antica famiglia italiana resteranno per sempre con voi!
Tutte le suites e le camere sono arredate con i mobili originali d’epoca ed hanno il bagno privato. Le case coloniche nel parco sono state sapientemente restaurante mantenendone intatto il fascino.

Il parco secolare offre molti angoli suggestivi dove sostare e gli ospiti hanno a disposizione tutta la residenza, i saloni affrescati e i salottini con i ricordi di famiglia.
Al ristorante Villa Giulia a Fano viene proposta una cucina che spazia dal mare alla terra con l’obiettivo costante di valorizzare la freschezza e il sapore autentico delle materie prime locali. La filosofia del ristorante si basa sulla stagionalità dei prodotti: qualità e bontà sono dunque garantite! 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.dimorestoricheitaliane.it/dimora/relais-villa-giulia


GIARDINO DI VILLA CAPRILE

Indirizzo: Via Caprile 1, 61121 , Pesaro (PU)
Contatti: +39 0721 21440

Il giardino settecentesco, dominato dall’alto corpo della villa sovrastata da un’altana, presenta tre terrazzamenti. Il primo livello, a cui si discende attraverso una scala a due rampe, è a pianta quadrata, con una fontana al centro; è diviso in quattro ampi scomparti oggi segnati al centro da palme. Ai muri laterali sono addossate spalliere di agrumi, mentre ai lati della scala sono le aperture che danno accesso al sistema di grotte arricchite da fontane e giochi di automi.
La grotta centrale è dedicata a Nettuno e ospita una scena ruotante, mossa dalla pressione idraulica, mentre nella grotta di destra è stato ripristinato l’automa raffigurante Lucifero. Questo livello del giardino conserva anche altri giochi d’acqua: sequenze di zampilli sono celati a terra lungo i percorsi fra le aiuole.
Dal primo ampio terrazzamento si scende a un secondo livello, in passato usato come giardino di fiori, con al centro la fontana delle Sirene. Da qui, una duplice rampa di scale a tenaglia conduce al terzo livello, costituito da un terrazzo ad emiciclo, aperto sul fondovalle e perimetrato da un’esedra di cipressi.
Da quest’ultimo terrazzamento si stacca un viale ornato di statue e cipressi, concluso, nel punto in cui raggiunge il piano di fondovalle, da un accesso segnalato da due torrette. Un secondo viale, cinto da magnifiche alberature di tasso tenute in forma conica, porta al teatrino di verzura, con gradinate in terra e quinte di cipresso.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.gardenrouteitalia.it/gr_offers/villa-caprile


GIARDINO DI VILLA IMPERIALE 

Indirizzo: Strada dei Cipressi 63, 61121, Pesaro (PU)
Cooperativa Isairon per la prenotazione delle visite:
Contatti: +39 338.2629372
info@isairon.it

La villa, cinta da un paesaggio collinare agrario e boschivo pressoché integro, è costituita da due edifici. Il primo, dalla forma quadrangolare e con un’alta torre, fu voluto da Alessandro Sforza, signore di Pesaro; ultimato nel 1469, deve il suo nome a una visita dell’imperatore Federico III. La seconda costruzione, detta “Imperiale Nuova” e collegata alla prima mediante un passaggio aereo, venne realizzata per i duchi Della Rovere nel XVI secolo dall’architetto urbinate Girolamo Genga.
La sua conformazione, a recinto quadrangolare che emerge dal declivio del colle, contiene tre terrazzamenti interni: i due superiori destinati a giardino, mentre il cortile alla quota inferiore fu lasciato libero per spettacoli e rituali di corte. Geometriche aiuole disegnate dal bosso evocano ancora la ricchezza della sistemazione cinquecentesca, mentre il “selvatico”, la macchia naturale, abbraccia la porzione superiore. Un sistema di terrazze con altane, inserite nella porzione di edificio rivolta a valle, permette di godere della estesa vista della valle del fiume Foglia, delle colline e degli Appennini che sfumano all’orizzonte.

La villa è stata, nel tempo, proprietà di diverse famiglie aristocratiche: i Medici, gli Albani e, infine, i Castelbarco Albani che l’hanno più volte restaurata nel secolo scorso.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:  www.gardenrouteitalia.it/gr_offers/villa-imperiale

LA TINTORIA

Indirizzo: Largo Paolo Scirri 17, Urbania
Contatti:
0722 317412 | 347 1441349
temellini.d@gmail.com

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.casatintoria.com

LA COLONIA CROSTOLERIA

Indirizzo: Loc. Sant’Eracliano 9/a (Parco Ducale), Urbania
Contatti: 3356195876

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.facebook.com/lacoloniaurbania

OSTERIA DA DODDO

Indirizzo: Via delle Cererie 4, Urbania
Contatti: 0722319411 | 340 2437593
alicebozzi@icloud.com

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.facebook.com/doddourbania

URBANIA IN BICICLETTA

Lontano da tutti, soli con la propria bicicletta, alla scoperta di Urbania e dell’Alta Valle del Metauro. Si deve solo scegliere l’itinerario, tra le tante piste ciclabili che circondano Urbania e una fitta rete di sentieri – puliti e segnalati – da percorrere in Mountain Bike. Il modo migliore per sentirsi liberi, godere il paesaggio collinare e rilassarsi in armonia con la natura. 

E per chi vuole viaggiare ancor più in serenità vi è la possibilità di farsi guidare nella scoperta dei sentieri attraverso escursioni organizzate e noleggiare tutta la strumentazione adatta grazie alle due associazioni – Cicli Dizagio e La Zeroemezzo Ciclofficina– che si trovano a Urbania. 

Cicli Dizagio
Quando: Tutti Giorni per escursioni su prenotazione
Contatti: +39 3298066622 (Londei Fabio)
ciclidizagio@libero.it

La Zeroemezzo Ciclofficina
Quando: Tutti Giorni per escursioni su prenotazione
Contatti: +39 0722319625 (Pazzaglia Willi)
info@zeroemezzo.com

SCOPRI I SENTIERI: visiturbania.com/categorie_cosa_fare/sentieri-cai-montiego-e-montevicino


SECONDO ANELLO DI PESARO REBIRTH

Si passa da Urbino, patrimonio Unesco e patria di Raffaello, quindi Pergola per ammirare i Bronzi di Cartoceto, Urbania con il Barco, la residenza estiva dei duchi di Montefeltro.
Volendo, si può allungare e percorrere l’itinerario delle Vedute Feltresche, percorso ad anello di 64,5 km e 1665 mt di dislivello nella natura del Montefeltro, tra borghi come Lunano, Sassocorvaro, il Lago di Mercatale.
Seguendo il sentiero del Beato Lando si raggiunge Carpegna, e poi passando per Montefiorentino si arriva a Frontino e successivamente a Belforte all’Isauro. Da qui attraverso Piandimeleto si chiude l’anello del tracciato.
Una piccola deviazione da non perdere: La salita del Pirata (da non confondere con il Muro del Pirata), il ripido percorso che risale il Monte Carpegna dove Marco Pantani preparava le sue vittorie.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.marcheoutdoor.it/Itinerari/Dettagli

MONASTERO DI FONTE AVELLANA

Indirizzo: Località Fonte Avellana 1, 61040, Serra Sant’Abbondio (PU)


ll Monastero di Fonte Avellana è situato alle pendici boscose del monte Catria (1701 m.) a 700 metri sul livello del mare.
Le sue origini si collocano alla fine del X secolo, intorno al 980, quando alcuni eremiti scelsero di costruire le prime celle di un eremo che nel corso dei secoli diventerà l’attuale monastero.

La spiritualità di questi eremiti fu influenzata da San Romualdo di Ravenna, padre della Congregazione benedettina camaldolese. Egli visse e operò fra il X e l’XI secolo in zone vicinissime a Fonte Avellana, quali Sitria, il monte Petrano, e San Vincenzo al Furlo.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: fonteavellana.it


BARCO DUCALE

Indirizzo: Località Porta Parco, Urbania (PU)
Per visitare la struttura è necessario contattare l’Ufficio Turismo di Urbania:
IAT – Ufficio Turismo – C.so Vittorio Emanuele II 21, 61049, Urbania (PU)
Tel. 0722 313140 | turismo@comuneurbaniapu.it 

Il Barco Ducale si trova a nord-ovest della Città di Urbania, a 1 km dal centro in direzione Sant’Angelo in Vado. Fondato nel 1465 per volere di Federico da Montefeltro, era uno dei luoghi preferiti di Francesco Maria II Della Rovere ed era spesso definito “viridario”.
Questo era un parco venatorio e offriva al Duca una possibilità di ristoro spirituale oltre che di svago fisico. Il sito è collegato al Palazzo Ducale da un miglio di fiume che cavalieri e dame risalivano in barca e che oggi è percorribile a piedi attraverso il panoramico e suggestivo Sentiero del Duca.

All’interno del Barco Ducale si trovava un piccolo convento trecentesco di frati francescani minori, detti Zoccolanti, costruito a ridosso del fiume Metauro. Fu ampliato tra il 1594 e il 1596 per volere dell’ultimo duca, Francesco Maria II Della Rovere che, a volte vi si fermava a desinare o a dormire – forse è per questo che, erroneamente, s’identifica il Barco con la residenza estiva ducale.
La struttura, a causa dell’eccessiva vicinanza al fiume e alla costruzione di una chiusa a poca distanza, cominciò a presentare problemi strutturali molto gravi, tanto che nel 1719 una parte del convento crollò. Si decise così, di abbandonare la struttura antica che venne totalmente demolita e il materiale riutilizzato per il nuovo edificio, il cui modellino in legno, probabilmente opera di P. Soratini, è esposto all’interno del Museo Civico di Urbania.
L’imponente complesso architettonico che ora possiamo ammirare è un convento settecentesco in stile vanvitelliano, la cui chiesa dedicata a San Giovanni Battista venne consacrata nel 1771. Durante i recenti lavori di restauro sono stati riportati alla luce nella stanza del refettorio dei frati francescani, affreschi risalenti al ‘700, tra cui una “Ultima cena” del pergolese Gianfrancesco Ferri.
Il Barco è oggi sede delle attività e dei laboratori di ceramica e di artigianato artistico del Museo Civico, tenuti in collaborazione con l’Associazione Amici della Ceramica.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: visiturbania.com/attrazione/barco-ducale


MUSEO LEONARDI

Indirizzo: Via Urbano VIII 16, Urbania
Contatti: +39 0722/312020
museodiocesano@casteldurante.it
Per informazioni e prenotazioni: 349 8195469 (Giovanni)

Il Museo Leonardi ha sede nell’ex Palazzo vescovile, solenne edificio di Urbania, che trova origine nell’abbazia benedettina di San Cristoforo del Ponte. Qui è conservata una rara e documentata raccolta di ceramiche che, grazie alle donazioni del compianto ceramologo don Corrado Leonardi, comprende numerosi esemplari della tradizione durantina-urbaniese dal Medioevo alle epoche recenti.
Il complesso abbaziale nasce nel secolo IX come monastero benedettino di San Cristoforo del ponte di Castel delle Ripe, ampliato da 12 abbati e 26 Commendatari fino al 1627.
Il cardinale greco Bessarione nel 1445 iniziò la trasformazione architettonica da romanica a rinascimentale e il commendatario Ludovico Canossa, nel 1513, continuerà la sua opera, ispirando a sua volta il suo diretto successore, il Cardinale Alessandro Farnese, che nel poco tempo in cui rivestì la carica, prima di salire al Soglio Pontificio con il nome di Paolo III, abbellì e diede lustro al piano terra della struttura. 

Nel 1636 il palazzo divenne vescovado grazie all’ultimo dei commendatari Francesco Barberini che intercesse con Papa Urbano VIII per l’assegnazione a Castel Durante del grado di sede episcopale ribattezzandola con il nome di quest’ultimo. Fu abitazione di 17 vescovi fino al 1987, data dell’unificazione delle diocesi di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado. Da quel momento l’episcopio è sede dell’Istituto Culturale e Sociale Arcidiocesano “Corrado Leonardi” che vi ha aperto il Museo, la Biblioteca e l’Archivio.
Il Museo Leonardi ospita oggi le sezioni di archeologia, argenteria, pinacoteca e ceramica di Castel delle Ripe, Casteldurante e Urbania. Nomi importanti da segnalare sono: Ghiberti, Alberti, Raffaelin del Colle, Picchi per l’arte della pittura; Orazio Fontana, Guido Durantino, Rombaldoni, Doix per l’arte della ceramica. La sezione ceramica illustra tecniche e stili locali dal ‘200 al ‘900, esemplificati da vasi, piatti da pompa, brocche e catini, manufatti destinati al decoro architettonico, anfore, acquasantiere e altre opere d’arte.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: visiturbania.com/attrazione/museo-leonardi


CHIESA DEI MORTI

Con il suo elegante portale gotico, la chiesa dei morti conserva al suo interno il Cimitero delle Mummie: un esposizione di corpi che si sono essiccati e conservati a causa di una  muffa naturale sviluppatasi nel terreno. Tali corpi furono rinvenuti  a seguito dell’editto napoleonico che per ragioni d’igiene imponeva l’istituzione di cimiteri in luoghi extraurbani.  Sono corpi di persone bisognose ed indigenti,  della cui sepoltura si occupava la cosiddetta Compagnia della Buona Morte.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:  visiturbania.com/attrazione/cimitero-delle-mummie


LA CERAMICA DI CASTELDURANTE

“…e la piccola tavola del tè era pronta con tazze e sottocoppe in maiolica di Castel Durante, antiche forme d’inimitabile grazia…” – Gabriele D’Annunzio (Il Piacere – libro I)

Nel ‘500 Urbania, che all’epoca aveva il nome di Casteldurante, insieme a Urbino e Pesaro, produsse tra le più belle maioliche del Rinascimento, distinguendosi da Faenza e dagli altri luoghi italiani della maiolica per l’invenzione di decorazioni proprie e la raffinatezza del genere pittorico narrativo detto “istoriato”.
Nella cittadina metaurense ardevano all’epoca oltre 40 forni per una committenza italiana ed europea e spesso i maestri durantini lasciavano la patria per diffondere la loro arte. Il durantino Cipriano Piccolpasso scrive nel 1548 “Li tre libri dell’arte del vasaio” dettando le regole e i segreti del far ceramica.
La produzione di maioliche rese famosa Urbania fin dal rinascimento e oggi, la tradizione di un tempo, con pregio viene riproposta dalle botteghe del luogo. Urbania è riconosciuta dal ’94 “Zona di produzione della ceramica artistica e tradizionale” primo Comune delle Marche (Legge 188/90).
Urbania è uno dei 35 Comuni (insieme a Ascoli Piceno per la Regione Marche) che ha ottenuto la prestigiosa certificazione DOC della propria produzione ceramica entrando a fa parte dell’A.I.C.C. (Associazione Italiana delle Città Ceramiche). Nel ‘500 la ceramica durantina, grazie alla cultura raffaellesca, alla ricchezza d’immagini di incisori famosi e all’influenza di pittori e umanisti della corte ducale, si afferma al punto tale da raggiungere ogni angolo d’Europa e oggi è presente in musei quali l’Ermitage di San Pietroburgo, il Victoria Albert Museum di Londra, il Louvre di Parigi e il Metrpolitan di New York, nel ’97 alla Fiera del Turismo di Lipsia (Germania), nel 2007 a Praga, e tutt’oggi sono presenti in importanti gallerie d’arte e nelle più note fiere, italiane ed estere, del settore turismo e cultura. Un oggetto di maiolica durantina rappresenta sicuramente la giusta attenzione e il prezioso ricordo della visita alla Città.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: visiturbania.com/attrazione/la-ceramica-di-casteldurante

Gli artisti di oggi: le botteghe d’arte

Il patrimonio di conoscenze degli antichi maestri si è trasmesso nel tempo. Nelle botteghe i ceramisti di oggi fanno rivivere la ricchezza straordinaria dei vasi e dei piatti istoriati. Non mancano la ricerca artistica, l’innovazione e la sperimentazione di nuove tecniche.

CERAMICA D’ARTE L’ANTICA CASTELDURANTE
di Gilberto Galavotti e Giuliano Smacchia

Indirizzo: Piazza Cavour 4, Urbania
Contatti: 0722 317573
ceramica.casteldur@libero.it

LA CELEBRAZIONE DELL’ATTIMO NELLA PITTURA
di Americo Salvatori

Indirizzo: Via Garibaldi 41/45, Urbania
Contatti: 366 1669200 (Rachele) | 366 2563922 (Americo)
info@americosalvatori.it
www.americosalvatori.it