11 SETTEMBRE 2021 | GIARDINO DELL’ABBAZIA DI S. NICOLÒ, SAN GEMINI (TR)

dimore quartetto loghi Musica con Vista

Festival di Musica da Camera all’aria aperta nei luoghi più suggestivi d’Italia

CONCERTO

Sabato, 11 Settembre 2021, ore 18 – Giardino dell’Abbazia di S. Nicolò, San Gemini (TR)

CHAOS STRING QUARTET

Susanne Schäffer, violino
Eszter Kruchió, violino
Sara Marzadori, viola
Bas Jongen, violoncello

PROGRAMMA

Henriëtte Bosmans (1895 – 1952) – Quartetto per archi

Franz Joseph Haydn (1732 – 1809) – Quartetto in fa maggiore op. 77 n. 2 

Claude Debussy (1862 – 1918) – Quartetto in sol minore op. 10 

In conformità con il decreto del 22 luglio 2021, l’accesso al concerto è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di green pass.

Al fine di partecipare in sicurezza, l’organizzazione garantirà il distanziamento fisico e il rispetto delle norme in vigore. Sarà inoltre necessario per tutti i partecipanti indossare mascherine.

Concerto organizzato da Fondazione Perugia Musica Classica Onlus nell’ambito del festival Musica con Vista del Comitato AMUR.

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CONCERTO

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LA MAPPA DI MUSICA CON VISTA

La Mappa di Musica con Vista raccoglie tutti i luoghi del festival e tutte le attività e gite suggerite nei dintorni dei concerti e accompagna il pubblico alla scoperta di una parte nascosta del nostro patrimonio culturale. Qui sotto la mappa interattiva dell’edizione 2021.

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Il giardino e gli spazi annessi al complesso di San Niccolo (abbazia benedettina del XI sec.)  si sviluppano allo stesso livello altimetrico del centro storico di San Gemini, su di un poggio pianeggiante dominante la valle del Fosso Cerreta (a Ovest) .
Il giardino è organizzato in una serie di unità paesaggistiche di forme diverse, situate intorno al complesso architettonico dell’abbazia, sul poggio.
Ognuna é caratterizzata da un elemento compositivo maggiore o da un soggetto arboreo particolare come il bellissimo esemplare di Celtis Australis situato ai limiti della terrazza a prato rivolta verso il Colle Pizzuto.

La composizione del giardino é interessante per il rapporto ricercato tra l’edificio romanico e il paesaggio: il giardino appare come un elemento di mediazione tra queste due entità. Infatti le scarpate con olivi e piante da frutto previste da Porcinai ai limiti del poggio, instaurano un dialogo tra il paesaggio agricolo e quello del giardino che circonda gli edifici e evoca l’antica relazione tra l’abbazia e il fondo agrario.

SAN GEMINI

San Gemini è il paese delle acque, da quelle naturali e minerali per cui è noto, a quelle delle vicine cascate delle Marmore. Fiumi e ruscelli attraversano un territorio ricco di profumi e colori, dove è possibile passeggiare per antichi chiostri, tra giardini, balconi e vasi di fiori. Sulle pietre sconnesse della via Flaminia risuonano ancora i passi degli antichi romani, che qui avevano una bella città, Carsulae, oggi museo archeologico en plein air. Il borgo è arroccato sull’altura dove già in epoca romana sorgeva un centro legato alla Flaminia, di cui restano tracce in una tomba nota come «grotta degli Zingari», una grande villa con mosaici pavimentali e strutture murate presso la piazza principale. Via Casventino conduce alla piccola piazza di Palazzo Vecchio, superata piazza Garibaldi, alla parrocchiale di S. Giovanni, a ridosso della porta omonima Piazza S. Francesco è il nodo di aggancio con un’addizione rinascimentale, innestata su via Roma e conclusa da porta Romana. Deviando a sinistra, poco prima della porta, per via Marconi si sale al Duomo.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: borghipiubelliditalia.it/borgo/sangemini


SPOLETO

Spoleto vive in simbiosi con la natura che la circonda: il Monteluco, con la sua foresta di lecci protetta fin dall’antichità da leggi severe contro il taglio, non fa semplicemente da sfondo alla città, ma è un vero protagonista della sua storia. Il poter controllare la valle, non a caso chiamata «valle spoletina», dalla posizione privilegiata del colle, ha consentito a Spoleto di ricoprire nel corso dei secoli ruoli di primaria importanza. Il centro è munito per la prima volta di «mura ciclopiche» nel IV secolo a.C., ma dotato di un impianto urbano su modello greco solo a partire dal 241 a.C., dopo la deduzione della colonia romana. Al dissolversi dell’impero romano subentreranno varie dominazioni barbariche (Teodorico, 507; Totila, 545; Narsete, 553) fino all’istituzione del ducato di Spoleto a opera dei longobardi. Nel 1155 Spoleto, «munitissima città, difesa da cento torri», viene rasa al suolo da Federico Barbarossa, distruzione che accelera il processo di autonomia politica e dà l’avvio a un rinnovamento edilizio senza precedenti. Alla seconda metà del XIII secolo risale la definizione della piazza del Mercato sull’antico Foro romano, con l’inserimento del Palazzo comunale. Con l’arrivo poi degli ordini mendicanti comincia la costruzione di chiese ampie e imponenti, mentre l’insediamento della popolazione dei castelli lungo gli assi viari di accesso alla città determina la nascita dei borghi e la successiva edificazione di una nuova cinta urbica munita di torri di guardia e di porte (1296).

Nel Novecento, Spoleto vive una rinascita culturale, grazie alla promozione di alcune iniziative quali il Teatro lirico sperimentale (1947), il Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo (1951) e il Festival dei Due Mondi, fondato nel 1958 dal musicista Gian Carlo Menotti e divenuto una delle più prestigiose e mondane manifestazioni a livello internazionale.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.umbriatourism.it


ACQUASPARTA

Acquasparta può essere lette come un riassunto della storia dell’Umbria: quella romana delle vicine rovine di Carsulae; quella delle Terre Arnolfe, antico feudo autonomo dentro lo Stato della chiesa; quella romanica di San Giovanni de Butris, quella francescana del grazioso portico dietro l’abside della chiesa di San Francesco. La cittadina, attraversata dall’antica via Flaminia, conserva dentro la cerchia muraria il suo cuore medievale, ma l’impronta che più la connota è il Rinascimento rappresentato dalle architetture di palazzo Cesi, intorno al quale si snoda tutto il percorso urbano, e della chiesa di Santa Cecilia, in cui si trovano le tombe dell’illustre famiglia. Il palazzo fu sede dell’Accademia dei Lincei voluta da Federico II Cesi, una delle più antiche accademie scientifiche del mondo. La natura che quegli studiosi indagavano, si faceva bella appena oltre la “Porta Vecchia” della cinta muraria che racchiude il borgo: dolci colline coperte di ulivi, faggi, castagni, e anche vigne, dai colori sempre diversi a seconda delle stagioni. 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: borghipiubelliditalia.it

PALAZZO PIERANTONI

Ostello | Soggiorni

Indirizzo: Via Pierantoni 21 – Foligno
Contatti: +39 0742 353776

Esempio di splendida architettura realizzata nel’600, è formato da costruzioni di epoche diverse. il Palazzo conserva un ninfeo con residui dell’originario giardino e del pergolato. Dal 1879 fino al 1981 è stato Monastero delle Agostiniane provenienti da Santa Maria di Betlemme. Se siete alla ricerca di un luogo dove soggiornare comodamente nel centro di Foligno, all’interno di Palazzo Pierantoni è presente un ostello dotato di tutti i principali comfort. L’Ostello beneficia di una posizione centrale incredibilmente privilegiata: a pochi passi dal cuore del centro storico, dal Duomo, dal Santuario di Sant’Angela e dai numerosi Palazzi storici.
L’ostello è facile da raggiungere in quanto si trova a pochi metri dalla stazione ferroviaria e dei bus; pur essendo nel cuore del centro è nel contempo immerso nel silenzio e nel più totale relax. Gli ospiti avranno a disposizione il giardino interno dove passare momenti di lettura, riposo o fare conoscenza con gli altri ospiti della struttura, un ampio parcheggio auto privato e sala ristorante con oltre 100 posti. Ogni dettaglio è stato predisposto per rendere la permanenza dei viaggiatori gradevole pur nella semplicità e nella libertà che contraddistinguono gli Ostelli.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.dimorestoricheitaliane.it/dimora/palazzo-pierantoni


VILLA IL PARADISO DI PIANCIANO

 

Soggiorni in esclusiva

Indirizzo: Loc. Pianciano, 06049 Spoleto (PG)
Contatti: Francesco +39 348 4753333
info@pianciano.it

Villa il Paradiso di Pianciano è una sontuosa dimora adagiata in un magnifico uliveto nella valle della Spina, valle attraversata dalla strada che fin dai tempi degli Etruschi e dei Romani collegava il centro Italia al mare Adriatico. Soggiornare a Villa Paradiso è un’emozione un po’speciale: una combinazione perfetta di arte e storia, di esperienza di tradizioni tenacemente tramandate e di godimento dei piacere che un accudimento premuroso regala agli ospiti. La dimora è stata recentemente ristrutturata ma qui il tempo continua a scorrere lentamente e il passato rivive, con tutto il suo fascino, in ogni angolo e in ogni ambiente. La Villa è su tre piani: ha 7 magnifiche stanze (per 13 posti letto), 5 bagni più 2 di cortesia, un salone da ballo impreziosito dall’affresco settecentesco dell’Aurora, due saloni, una sala da pranzo e una sala da biliardo. Tutti gli ambienti sono caratterizzati da arredi originali. La piscina adiacente, dotata di ogni confort, regala frescura e relax nelle ore più calde dei mesi estivi.
Da Villa Paradiso è possibile raggiungere le più suggestive città d’arte (Spello, Assisi, Bevagna, Montefalco…), cimentarsi in escursioni e passeggiate, cercare tartufi con cercatore esperto e i suoi cani, andare per cantine o seguire gli imperdibili corsi di cucina tenuti dalla cuoca locale.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.dimorestoricheitaliane.it/dimora/villa-il-paradiso-di-pianciano


BORGO DELLA MARMOTTA


Soggiorni | Ristorante

Indirizzo: Frazione Poreta 7, 06049 Spoleto 

Il Borgo della Marmotta Farm Resort, alle porte del piccolo paese di Poreta, vanta origini medievali che il raffinato restauro ha riportato alla luce con cura. La piazzetta, le stalle, l’ovile, il frantoio, il granaio e le aie all’aperto oggi ospitano 11 camere, 7 appartamenti suite, un ristorante, salotti, zona benessere, grande parco e piscina con vista sulla valle di S. Francesco e le colline di Montefalco. Tutte le camere da letto e gli appartamenti sono caratterizzati dalla stessa cura dei particolari, sia nell’arredamento che nel restauro.

Il ristorante

Sono stati selezionati oltre ai prodotti della proprietà i migliori ingredienti andando a cercare produttori che condividessero la filosofia del mangiar bene, del biologico e del Km0. Lo Chef Valentina Dugo ha poi coniugato questi ingredienti con la tradizione umbra ed la sua ricerca gastronomica ottenendo come risultato dei piatti elaborati ma senza stravolgere il gusto e la natura di ogni elemento.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.dimorestoricheitaliane.it/dimora/borgo-marmotta-spoleto


VILLA POSTA DONINI

 

Soggiorni | Ristorante

Indirizzo: Via Deruta 43, 06132 San Martino in Campo (PG)
Contatti: +39 075 609132
info@postadonini.it


La storia di questo luogo inizia nel 1579 quando la famiglia dei Conti Donini decise di edificare in Umbria la propria residenza. Oggi arte e cultura del passato si fondono con opere moderne affinché questo luogo continui a raccontare una storia che ha le sue radici nel passato ma si proietta al futuro.
A San Martino in Campo, nei pressi di Perugia, Posta Donini – Historic Hotel offre comfort esclusivi e servizi di assoluta eccellenza.  Nel cuore dell’Umbria, un soggiorno privilegiato che trova spazio in una struttura seicentesca di enorme prestigio. La residenza d’epoca Posta Donini, hotel 4 stelle situato a pochi minuti da Perugia e da Assisi, vi accoglie nell’affascinante atmosfera delle sue 48 eleganti camere dislocate nei due edifici di Villa Laura e Villa Costanza.

Il ristorante

Ricavato nella casa del custode della Villa, in un angolo privilegiato circondato dalla natura, il ristorante Pantagruel offre una cucina attenta alla valorizzazione dei prodotti locali abbinati alle eccellenze italiane, per creare un’indimenticabile esperienza di gusto. Creatività, stagionalità, qualità, ricerca e tradizione sono gli ingredienti di ogni ricetta del loro chef.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.dimorestoricheitaliane.it/dimora/villa-posta-donini


VILLA FIDELIA

Indirizzo:: via Flaminia 72, 06038, Spello (PG)
Contatti::+39 0742 651726 | +39 0742 300039

La villa e i giardini poggiano su strutture terrazzate di età augustea (basamenti di templi) che a loro volta si attestavano su un’area di culto presente fin dal IV sec. a.C. La storia della villa comincia nella seconda metà del Cinquecento, quando i conti Acuti Urbani di Spello decidono di costruire una residenza signorile. Una seconda fase di radicale trasformazione è quella settecentesca, quando la principessa Teresa Pamphili Grillo ne diviene la proprietaria; tradizione vuole che si sia fermata a Spello attratta dal luogo nel corso di un viaggio fatto per dimenticare un’infelice vita coniugale. Con la trasformazione della villa viene realizzato il giardino “all’italiana” sulla più alta sostruzione romana, delimitato a monte in tutta la sua lunghezza da un muro con nicchie e fontane sovrastato dal parco di lecci.
La villa conosce un’altra fase di trasformazioni nei primi decenni dell’Ottocento quando viene acquisita da Gregorio Piermarini: il casino sorto fra il 1805 e il 1830 (denominato Casino di villeggiatura) viene progettato forse su disegno del celebre omonimo architetto Giuseppe (e poi ristrutturato nel 1931 da Cesare Bazzani con un gusto eclettico oscillante fra il barocco e il neoclassico).
Viene realizzato inoltre un giardino altamente scenografico (il Giardino vesuviano) e anche il giardino “all’italiana” è arricchito rispetto al precedente.
Dopo alterne vicende, nel 1923, la villa viene acquistata dall’ingegnere Decio Costanzi che fraziona il complesso vendendo i giardini e gli annessi alla Provincia di Perugia. Sia il Giardino vesuviano che il giardino “all’italiana”, pur mantenendo l’impianto precedente, sono rinnovati e rafforzati nel loro valore scenografico. Nel 1930, a lavori appena conclusi, Villa Fidelia diventa lo scenario per un grandioso ricevimento di nozze tra Giovanna di Savoia, figlia di Vittorio Emanuele III, e Boris III di Bulgaria, sposatisi ad Assisi.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.gardenrouteitalia.it/gr_offers/villa-fidelia

RISTORANTE L’ALCHIMISTA
Indirizzo: p.zza del Comune 14, Montefalco (PG)

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: ristorantealchimista.it

RISTORANTE OLEVM
Indirizzo: Corso Goffredo Mameli 55, Montefalco (PG)

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: olevm.it

LOCANDA DEL TEATRO
Indirizzo: p.zza del Comune 19, Montefalco (PG) 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: locandamontefalco.it

OSTERIA ENOTECA LA PECORA NERA
Indirizzo: Piazza San Francesco 2, San Gemini (TR)

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.osteriapecoranera.it

TRATTORIA IL VERDE OLIVO
Indirizzo: Località Collemurello 171, 05029 San Gemini (TR)

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.ilverdeolivo.it

LE COLLINE DEL SAGRANTINO DI MONTEFALCO

Montefalco è Città del Vino e Città dell’Olio. Per valorizzare il celebre rosso, è stato istituito un percorso enogastronomico e culturale chiamato “La strada del Sagrantino” che si snoda lungo cinque borghi che risplendono di arte, sapori e profumi unici: Montefalco, Bevagna, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, e Castel Ritaldi.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.itinerarinelgusto.it www.stradadelsagrantino.it


LA VIA FLAMINIA

Questo itinerario ripercorre un tratto dell’antica Via Flaminia che, fatta costruire intorno all’anno 220 a.C. dal console Caio Flaminio, collegava Roma a Rimini e attraversava l’Umbria con due ramificazioni. Il percorso più antico, detto via Flaminia vetus, piegava verso NW, da Narni, passando per Carsulae (San Gemini) e Vicus ad Martis (Massa Martana). Attraversata Bevagna raggiungeva Forum Flaminii (San Giovanni Profiamma) a nord-est di Foligno, per dirigersi verso l’Adriatico.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.montagneaperte.it

COMPLESSO DI SANTA CHIARA

Indirizzo: Via Santa Chiara da Montefalco, 06036 Montefalco (PG)

Eretta tra il Duecento e il Trecento su una preesistente cappella, la chiesa voluta dalla santa di Montefalco (da non confondersi con Santa Chiara da Assisi) subì un totale rifacimento nel Seicento. Nel santuario si trova l’antica Cappella di Santa Croce decorata con pregevoli affreschi trecenteschi di scuola umbra. In un’urna d’argento è conservato e venerato il corpo incorrotto della Santa. Anche il monastero di clausura custodisce numerose opere d’arte, tra cui un ritratto affrescato da Benozzo Gozzoli di Santa Chiara (XV sec.).

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.montefalco.it/chiesa-di-santa-chiara


PARCO ARCHEOLOGICO DI CARSULAE

Indirizzo: Strada di Carsoli 8, 05100 Terni
Orari di apertura:

  • dall’ultima domenica di marzo all’ultimo sabato di ottobre dalle 8.30 – 19.30
  • dall’ultima domenica di ottobre all’ultimo sabato di marzo dalle 8.30 – 17.30

Carsulae è un’antica città di origine romana che si trova tra San Gemini e Terni, lungo il tracciato della via Flaminia.
Probabilmente i primi insediamenti di Carsulae risalgono al 900 a.C. e dopo un periodo di notevole crescita e splendore dato, soprattutto, dalla vicinanza con la via Flaminia che favoriva i commerci, questa cittadina iniziò il suo declino accellerato, anche, da frane e smottamenti che la devastarono. Disabitata dal Medioevo, oggi Carsulae è diventa un suggestivo parco archeologico dove è possibile regalarsi una passeggiata nella storia per ammirare i resti dell’Arco di San Damiano, del Forum, dei Templi Gemelli, dell’Anfiteatro, di alcuni monumenti funerari e delle abitazioni che costeggiavano le sue strade.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: carsulae.site


CASCATA DELLE MARMORE

Contatti: Call Center (tutti i giorni dalle 11 alle 17): 0744 67561 | 0744 362231 | 345 7709992 (anche su WhatsApp)

Il territorio di San Gemini e i suoi dintorni sono ricchi d’acqua e la Cascata delle Marmore rappresenta una delle più grandiose dimostrazioni della forza di questo elemento naturale: è, infatti, una delle cascate più alte d’Europa e, grazie alla sua maestosità e alla bellezza del paesaggio naturale che la circonda, regala ai suoi visitatori uno spettacolo unico ed emozionante.  Si trova nella Valnerina, a poca distanza da Terni, inserita all’interno del Parco Regionale Fluviale del Nera. È formata dal fiume Velino, che si getta nel fiume Nera scendendo dal Lago di Piediluco.
Per ammirare i salti della Cascata è possibile entrare da due diversi punti: il Belvedere Inferiore e il Belvedere Superiore. Il Belvedere Superiore, che si trova alla fine dell’omonimo paese di Marmore sulla strada che porta a Piediluco, offre una vista spettacolare del primo salto, mentre dal Belvedere Inferiore sulla strada che conduce in Valnerina è possibile avere una panoramica totale della Cascata e ammirarla in tutta la sua maestosità. Un sentiero panoramico collega i due punti di accesso. All’interno del Parco è inoltre possibile percorrere sei affascinanti sentieri ben tracciati e segnalati, che vi permetteranno di ammirare i salti d’acqua da più prospettive e godere appieno di panorami di suggestiva bellezza.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.cascatadellemarmore.info