1 SETTEMBRE 2021 | CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO, TRENTO

Festival di Musica da Camera all’aria aperta nei luoghi più suggestivi d’Italia

CONCERTO

Mercoledì, 1 Settembre 2021, ore 19 – Castello del Buonconsiglio, Trento

QUATUOR CONFLUENCE

Charlotte Saluste-Bridoux, violino
Lorraine Campet, violino
Pierre-Antoine Codron, viola
Tom Almerge-Zerillo, violoncello

PROGRAMMA

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 –  1791) – Quartetto n. 19 in do maggiore “Delle dissonanze”, K 465
Maurice Ravel (1875 – 1937) – Quartetto in fa maggiore

In conformità con il decreto del 22 luglio 2021, l’accesso al concerto è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di green pass.

Al fine di partecipare in sicurezza, l’organizzazione garantirà il distanziamento fisico e il rispetto delle norme in vigore. Sarà inoltre necessario per tutti i partecipanti indossare mascherine.

Concerto organizzato da Società Filarmonica di Trento nell’ambito del festival Musica con Vista del Comitato AMUR.

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CONCERTO

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LA MAPPA DI MUSICA CON VISTA

La Mappa di Musica con Vista raccoglie tutti i luoghi del festival e tutte le attività e gite suggerite nei dintorni dei concerti e accompagna il pubblico alla scoperta di una parte nascosta del nostro patrimonio culturale. Qui sotto la mappa interattiva dell’edizione 2021.

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I GIARDINI DEL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO

Contatti: Per visitare il Castello del Buonconsiglio è obbligatoria la prenotazione online oppure telefonando al numero +39 0461 492811, dal lunedì al venerdì negli orari 9.00 – 13.00 e 14.00 – 16.00.
Orari di apertura: tutti i giorni, tranne i lunedì non festivi e il 25 dicembre. Da maggio a novembre: ore 10.00 – 18.00
I giardini del Castello del Buonconsiglio, la caffetteria e il bookshop Bottega Buonconsiglio sono accessibili liberamente.

Un Castello-Reggia, residenza dei principi-Vescovi di Trento, tra possenti strutture e alti muri cela giardini di varie origini e memorie della nostra storia.
Già alla fine del Trecento, con il vescovo Giorgio di Liechtenstein, il castello duecentesco era dotato di un giardino, oggetto di particolari attenzioni nella seconda metà del ‘400 da parte del principe-vescovo Giovanni Hinderbach. Nel clima che prelude al Concilio di Trento, si deve però al vescovo Bernardo Cles, committente fra il 1527 e il 1536 della fastosa ala denominata “Magno Palazzo”, la definizione dei giardini, in particolare del “zardino de sotto” e del piccolo “zardino de sora” (l’antico giardino pensile, attuale cortile dei Leoni). La loro estensione spaziale è giunta fino a noi, al di là delle modifiche del terzo quarto del Settecento, della pressoché distruzione nel periodo asburgico e del ripristino operato da Giuseppe Gerola (primo soprintendente di Trento italiana) negli anni Venti del Novecento, contestualmente al restauro del complesso monumentale e all’allestimento del Museo.
Attualmente il giardino di sotto, dalla netta composizione geometrica, è delimitato da un pergolato su colonne con antiche piante di vite e recenti rose ed è formato da due aree: una con semplice prato erboso con siepi sagomate, l’altra, dopo il viale d’accesso al Palazzo Magno, è organizzata in aiuole, con al centro piante di osmanto e agli angoli tassi topiati, disposte attorno ad uno spazio circolare dove era la Fontana del Nettuno. Oltre un alto muro merlato vi è l’originario pomario, ancor oggi piantumato con alberi da frutto.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.gardenrouteitalia.it/museo-castello-del-buonconsiglio o www.buonconsiglio.it/Castello-del-Buonconsiglio

ALA 

Ala è un borgo certificato dal Touring Club Italiano con la Bandiera arancione. Circondata da vigneti e da una rete di percorsi e itinerari percorribili a piedi e in bicicletta, è una cittadina della bassa Vallagarina di origini molto antiche. A partire dal ‘700 la località ha registrato una forte sviluppo che l’ha resa la città d’arte della tessitura dei velluti di seta. Il centro è gradevolmente barocco con corti, giardini e bei palazzi quali il Palazzo de’ Pizzini che ospita il Museo del Pianoforte antico, dove si ricorda il passaggio di Mozart e di suo padre ad Ala. Su tutto il centro domina la chiesa dell’Assunta, dall’interno interamente barocco. Piazza San Giovanni ospita le strutture più rappresentative come il Municipio, la chiesa di S. Giovanni e il palazzo Malfatti, ora Azzolini. Da non perdere in estate “Ala Città di Velluto”, una festa in costume che rievoca le atmosfere antiche e la cucina settecentesca trentina, accompagnata dal vino tipico Marzemino, elogiato da Mozart nel “Don Giovanni.”

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.bandierearancioni.it/borgo/ala


LEDRO

Ledro è un borgo certificato dal Touring Club Italiano con la Bandiera arancione. Sorge sulle sponde del lago omonimo, uno dei laghi più puliti e naturali del Trentino che conserva acque limpide che rispecchiano le sfumature verdi di prati e boschi, in un contesto naturalistico di grande bellezza. A Molina di Ledro nel 1929 è stato restituito alla luce un villaggio palafitticolo dell’età del Bronzo: sulla riva ne è stato ricostruito un esempio, tra i meglio conservati dell’arco alpino. Da non perdere: il Museo delle palafitte, che espone oggetti di vita quotidiana di 4000 anni fa e si apre al dialogo con i visitatori attraverso attività didattiche di “immersione” nella preistoria; il Museo garibaldino e Colle Ossario Santo Stefano a Bezzecca; il Museo del Laboratorio farmaceutico Foletto a Pieve di Ledro; il Centro visitatori Biotopo dell’Ampola; il Centro visitatori “Mons. Ferrari” di Tremalzo; il percorso naturalistico d’arte a cielo aperto “Ledro Land Art” in località Pur; le escursioni nella Valle di Ledro con itinerari tra piste ciclabili e strade forestali; gli sport acquatici come canoa, vela, windsurf, nuoto e pesca.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.bandierearancioni.it/borgo/ledro


LEVICO TERME

Levico Terme è un borgo certificato dal Touring Club Italiano con la Bandiera arancione. In Valsugana, scrigno di freschezza incastonato nel verde delle Alpi, colpisce per il carattere ancora immutato di città di stampo ottocentesco, che rievoca le atmosfere delle belle epoque, in cui nobili da tutta Europa venivano a ritemprarsi dalle fatiche di corte. L’insieme di antico e moderno ne fanno un centro ideale per proposte e attrattive differenti e molto variegate. La località è famosa per la sua innata vocazione termale: le acque arsenicali – ferruginose delle Terme di Levico e Vetriolo sono note da oltre 150 anni in tutto il mondo per le loro qualità terapeutiche e rigenerative. Da segnalare anche il Parco Asburgico delle Terme, il più grande giardino storico della provincia, dove poter fare numerose passeggiate in completo relax; il Lago di Levico, tra i più caldi del sud Europa: le sponde del lago sono per lo più caratterizzate dal verde dei boschi, dove si possono fare numerose passeggiate rigeneranti. Trekking e escursioni anche in quota; la ciclabile della Valsugana, con ben 80 km di pista e i numerosi tracciati per la MTB che sono un fiore all’occhiello di Levico e della Valle. Nel centro storico è piacevole gironzolare tra le vie caratteristiche, magari alla scoperta delle vecchie botteghe artigiane, o entrando nella Parrocchiale. Tra i prodotti tipici, lo squisito formaggio Vezzena, uno dei più antichi e ricercati della tradizione casearia trentina, conosciuto per il suo caratteristico sapore già al tempo degli Asburgo.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.bandierearancioni.it/borgo/levico-terme

ARTE SELLA: the contemporary Mountain

Indirizzo: Borgo Valsugana, Malga Costa
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 19 presso il giardino di Villa Strobele e l’area di Malga Costa


Un processo creativo unico, che nell’arco di un cammino trentennale ha visto incontrarsi linguaggi artistici, sensibilità e ispirazioni diversi accomunati dal desiderio di intessere un fecondo e continuo dialogo tra la creatività e il mondo naturale.
Tre percorsi immersi nel bosco dove la mano e la sensibilità di artisti internazionali hanno saputo dialogare con la natura e misurarsi con essa, quale partner creativo. Anno dopo anno, un susseguirsi di opere d’arte create con materiali naturali vengono donate alla natura stessa, che nel corso del tempo le modifica, appropriandosene e riproponendole sempre nuove.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.artesella.it


GIARDINO BOTANICO ALPINO DELLE VIOTE

Indirizzo: Località Viote 38050, Trento
Orario di apertura: dal 1 giugno al 30 settembre

  • giugno e settembre dalle ore 9.00 alle 17.00
  • luglio e agosto dalle ore 9.00 alle 18.00

Il giardino botanico occupa ben dieci ettari di terreno ai confini con la zona boschiva, ad una altitudine di 1.500 metri. Istituito nel 1938 – per iniziativa di Lino Bonomi, direttore del Museo di Storia Naturale della Venezia Tridentina, e del botanico Giuseppe Dalla Fior – è uno dei più antichi in un paesaggio particolare: una piana con praterie fiorite esposta a mezzogiorno. Comprende circa 2.000 specie di piante di alta quota, molte delle quali a rischio di estinzione. Vi sono compresi laghetti, stagni, zone umide, bordure fiorite, un giardino medicinale, piante tintorie e velenose, un orto di montagna, campi dedicati ai cereali e alle antiche varietà coltivate sull’arco alpino, un arbusteto e un arboreto dedicati agli habitat prioritari delle Alpi e ai boschi del mondo oltre ad un percorso di licheni. Vittorio Marchesoni, il botanico che più di altri si dedicò al giardino e contribuì a plasmarne l’assetto attuale, nel 1959 scriveva che il giardino doveva contribuire a “ospitare e quindi proteggere la flora regionale così ricca di rarità e specie endemiche” e a “formare una coscienza naturalistica, presupposto indispensabile per la valorizzazione e la conservazione del nostro patrimonio naturalistico”. Il giardino è gestito dal MUSE, il Museo di Scienze Naturali di Trento che, sulla base di questi princìpi, coltiva solo piante provenienti da seme, contribuendo alla conservazione della biodiversità e partecipando al programma internazionale di scambio non commerciale di semi.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.gardenrouteitalia.it/giardino-botanico-alpino-delle-viote


GIARDINO DI CIUCIOI 

Indirizzo: Vicolo dei Ciucioi, 38015 Lavis (TN)
Orario di apertura: sabato e domenica nei seguenti orari 9.30, 11.00, 12.30, 14.00, 15.30

L’opera visionaria dell’imprenditore Tommaso Bortolotti, realizzata a partire dal 1835 e fino alla sua morte nel 1872, deriva la sua denominazione dalla parola tedesca Zu Zoll (al dazio), in quanto nel paese di Lavis era posto il dazio sul confine tra la contea del Tirolo e il principato vescovile di Trento. Dopo un periodo di degrado, è stato recuperato di recente con un intervento di ripristino su base storica, grazie alla documentazione esistente. Il complesso mescola, con disinvolto eclettismo, citazioni colte ed elementi naif. In uno scenario onirico, si susseguono su differenti piani prospettici quinte architettoniche di un castello crociato e di un palazzo rinascimentale, una guglia ed una scalea in stile moresco. L’articolato sistema di irrigazione, con cisterne e fontane, ha permesso l’impianto di giardini terrazzati, mentre le serre offrono protezione alle piante più delicate.

I terrazzamenti, partendo dal basso, presentano: il parterre del palazzo con piante tappezzanti, bulbose ed erbacee perenni; un giardino segreto formale; un frutteto in corrispondenza del “castello crociato” con varietà ornamentali di alberi da frutto; i giardini “a tema” con cinque terrazzamenti laterali molto inclinati con fioriture di erbacee perenni; la voliera verde, un’architettura vegetale topiata; la “pergola alta” con antiche varietà di rose. L’articolato sistema di percorsi, composto da scalinate oblique, percorsi in trincea, passaggi interni, non solo permette il raccordo tra i vari livelli ma ha spesso anche una funzione estetica, accrescendo il fascino del luogo.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.gardenrouteitalia.it/giardino-dei-ciucioi


RELAIS PALAZZO LODRON

 

Soggiorni

Indirizzo: Via Conti Lodron 5, 38060 Nogaredo (TN)
Contatti: +39 0464 413152
info@relaispalazzolodron.com

Alle porte di Rovereto e distanti poco piu’ di 1 km. dall’autostrada del Brennero, il Relais occupa l’intera ala sud di Palazzo Lodron di Nogaredo, una dimora storica del XVI secolo che appartiene tuttora a discendenti della famiglia Lodron.
Palazzo Lodron di Nogaredo è una dimora storica edificata a partire dalla seconda metà del 1400 e terminata nel XVII secolo. Il principe arcivescovo di Salisburgo, Paride Lodron, nato a Nogaredo, dopo aver commissionato all’architetto bergamasco Santino Solari (1576-1646) la costruzione del duomo di Salisburgo e del castello di Hellbrunn, lo incaricò anche di completare il Palazzo di Nogaredo.
Il palazzo è ricordato in modo particolare per i processi alle streghe (1647-1717).
All’interno del Relais sono presenti 5 camere, 5 suite e 2 appartamenti. Le camere sono arredate con mobili moderni in larice e tutte le stanze hanno al loro interno opere d’arte moderna e antica oltre che essere dotate di tutti i confort.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.dimorestoricheitaliane.it/dimora/relais-palazzo-lodron

OSTERIA SANT’ANNA
Indirizzo: Str. del Monastero di Sant’Anna 37, 38123 Sopramonte (TN)
Contatti: 0461 186 0370

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.osteriasantanna.com/it

LOCANDA MARGON
Indirizzo: Via Margone 15, 38123 Ravina (TN)
Contatti: 345 616 5893

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.locandamargon.it

OSTERIA IL CAPPELLO
Indirizzo: Piazzetta Bruno Lunelli 5, 38122 Trento
Contatti: 0461 235850

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.osteriailcappello.it

ORSO GRIGIO
Indirizzo: Via degli Orti 19, 38122 Trento
Contatti: 0461 984400

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.orso-grigio.it

CA DEI GOBJ
Indirizzo: Via del Simonino 14, 38122 Trento
Contatti: 0461 262730

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.cadeigobj.it

ORRIDO DI PONTE ALTO

Indirizzo: Via alla Cascata, Trento

L’Orrido di Ponte Alto è uno spettacolare canyon, scavato dalle acque tumultuose del Torrente Fersina nel corso di migliaia di anni.
Oltre alla sua bellezza naturale, l’Orrido di Ponte Alto ha un importante valore da un punto di vista storico. Qui nel 1500, per scongiurare le alluvioni in città, sono state costruite alcune delle opere idrauliche più antiche del mondo che hanno dato vita a due spettacolari cascate di oltre 40 metri che si fanno strada tra pareti di roccia rossa, creando emozionanti giochi di luci e suoni.

Considerato un’attrazione turistica della città di Trento fin dai primi del Novecento, il percorso tra le pareti del canyon venne chiuso, per motivi di sicurezza negli anni Ottanta. Grazie ad un lavoro di manutenzione e ristrutturazione iniziato nel 2015, oggi il percorso è stato riaperto ai visitatori che possono avventurarsi tra rocce e cascate solo accompagnati da guide esperte per motivi di sicurezza. Per accedere alla forra è obbligatoria la prenotazione online del biglietto sul sito: ecoargentario.it

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.visittrentino.info


LAGO DI MOLVENO

Siamo all’interno di una maestosa cornice naturale composta dalla catena montuosa del Gruppo del Brenta, dal massiccio del Monte Gazza e della Paganella, precisamente a 40 chilometri da Trento. Il Lago di Molveno è un lago alpino di origine naturale che nel 2019 è stato proclamato nuovamente lago più bello e più pulito d’Italia da Legambiente e il Touring Club Italiano per la qualità dell’acqua, della spiaggia e dei servizi.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.visittrentino.info


SENTIERO PRADEL – Rifugio Croz dell’Altissimo

Bellissimo itinerario attraverso splendidi panorami alpini. Questo caratteristico sentiero permette di entrare nel cuore del Gruppo di Brenta giungendo al famoso rifugio Croz dell’Altissimo, ai piedi dell’impressionante parete sud-ovest dell’omonima cima. Il sentiero proposto è uno dei più suggestivi della zona e ben rappresenta il carattere di questo spicchio di Brenta.

Difficoltà: facile
Lunghezza: 7,2 km
Durata: 2.30h
Punto più alto: Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m
Punto più basso: Località Pradel 1350 m

MUSE – Museo delle Scienze

Indirizzo: Corso del Lavoro e della Scienza 3, 38122 Trento
Orari di apertura:

  • dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18
  • sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19

Prenotazione obbligatoria

Il Museo delle Scienze è un ente strumentale della Provincia autonoma di Trento. Il suo compito è di interpretare la natura, a partire dal paesaggio montano, con gli occhi, gli strumenti e le domande della ricerca scientifica, cogliendo le sfide della contemporaneità, invitando alla curiosità scientifica e al piacere della conoscenza per dare valore alla scienza, all’innovazione, alla sostenibilità.
Dal Ghiacciaio alla Foresta – Il percorso espositivo del Muse usa la metafora della montagna per raccontare la vita sulla Terra. Si inizia dalla cima: terrazza e piano 4 ci fanno incontrare sole e ghiaccio, per poi scendere ad approfondire le tematiche delle biodiversità, della sostenibilità, dell’evoluzione, fino al piano interrato e alla meraviglia della serra tropicale.​​​​​​​​​​​​​​​​

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.muse.it/it/Pagine


MUSEO DELLE PALAFITTE DEL LAGO DI LEDRO

Indirizzo: via al Lago 1, 38067 Ledro loc. Molina (TN)
Contatti: 0464 508182
museo.ledro@muse.it
Orari di apertura: aperto tutti i giorni

  • a giugno dalle 9 alle 17
  • a luglio e agosto dalle 10 alle 18
  • da settembre a novembre dalle 9 alle 17

Nato negli anni ’70, il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, sede territoriale del MUSE – Museo delle Scienze, accompagna il visitatore nella vita quotidiana dell’Età del Bronzo, tra ricostruzioni e resti originali di un villaggio palafitticolo (2.200-1350 a.C.) scoperto sulla sponda orientale del lago. Nel 2011, il sito è stato proclamato Patrimonio dell’UNESCO.
I resti delle Palafitta di Ledro rividero il sole dopo migliaia di anni nell’autunno del 1929, quando il livello del lago fu abbassato per i lavori della centrale idroelettrica in costruzione a Riva del Garda.
Sulla sponda meridionale del lago affiorò una distesa di oltre diecimila pali, testimonianza di una delle più grandi stazioni preistoriche scoperte fino ad allora in Italia, nonché una delle più importanti – ancora oggi – in Europa.
Grazie a un importante investimento da parte della Provincia autonoma di Trento, nel 2019 il museo e il suo edificio sono stati completamente rinnovati.
Il museo espone parte dei raffinati prodotti artigianali del villaggio palafitticolo, uno dei più importanti dell’arco alpino. La ricostruzione di quattro capanne, complete di arredi e suppellettili, riproducono uno spaccato di vita quotidiana preistorica all’interno della quale il visitatore può immergersi scoprendo come vivevano i propri antenati.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.palafitteledro.it


MART – Museo di Arte Contemporanea di Trento e Rovereto

Indirizzo: Corso Bettini 43, 38068 Rovereto (TN)
Contatti: 800 397760
Orari di apertura:

  • dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
  • venerdì dalle 10 alle 21

Fondato nel 1987 come ente funzionale della Provincia autonoma di Trento, il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto opera in tre luoghi distinti: a Rovereto la sede principale del museo, un ampio complesso architettonico inaugurato nel 2002 su progetto di Mario Botta e Giulio Andreolli, e la Casa d’Arte Futurista Depero; a Trento la Galleria Civica, entrata a far parte del Mart nell’ottobre del 2013.
Nato con la vocazione di un’agorà contemporanea, il Mart è un museo speciale in un contesto eccezionale. Concepito con l’idea di polo culturale più che museo tradizionale, dialoga nei suoi spazi pubblici con la Biblioteca Civica, l’Auditorium Melotti, il Teatro comunale e l’Università. Inserito nel più vasto paesaggio culturale del Trentino, il Mart è un vero e proprio paesaggio contemporaneo.
Il Mart ha un patrimonio inestimabile, nel quale spiccano i maggiori capolavori dell’arte italiana del XX secolo.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.mart.trento.it